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osmosi

Ieri, l’altro ieri…sensazioni, emozioni e paure che si mescolano disordinatamente. Vorrei essere come una di quelle rocce sedimentarie , adagiare uno sull’altro i pensieri e riposarmi in quest’ordine stratiforme.

l’abito non fa il comico

Ce l’ho fatta. A un certo punto ho pensato che la ricerca del sacro Graal dovesse essere cosa meno complicata…ma alla fine questo benedetto vestito per il matrimonio di domani l’ho trovato. Capisco che ai più sembrerà problema secondario rispetto all’estirpamento di Al Queda e agli ogm nella frutta, ma esistono anche le priorità del momento e per me l’abito giusto per una cerimonia è un incubo,una convenzione a cui vorrei sottrarmi e alla quale invece mi piego ogni volta . Come ho già spiegato a qualcuno ho anche valutato seriamente l’ipotesi di presentarmi in jeans ma ho visto troppe persone fingersi trasgressive , non omologate, non ossequiose con un abito casual , specie tra gli artisti. Persone che si credono irriverenti o fuori dagli schemi per un look che non si inchina alle regole o per un linguaggio non conforme alla cerimoniosità di un momento. Gli stereotipati dentro, che mi fanno una gran pena. Quelli diversi davvero si vestono spesso come impiegati di banca , la diversità la nascondono altrove, si vestono da convenzionali per mischiarsi agli altri perchè la loro tensione non è quella di distinguersi , la diversità non la manifestano con mezzucci tanto esteriori,anzi,la mimetizzano forse anche perchè la soffrono.I più grandi comici ad esempio, da Chaplin a Totò a Benigni,sono vestiti di tutto punto, chi in frac, chi con la bombetta, chi in giacca. Ma sempre con qualcosa che non va, magari le maniche della giacca troppo lunghe (benigni) , l’orlo dei pantaloni troppo corto o la giacca troppo larga. Tendono al conformismo, vorrebbero asservirsi ai diktat delle convenzioni, tentano di uniformarsi ai normali ma non ci riescono, sono reazionari nel senso che tentano di deviare la loro profonda diversità sui binari della normalità. Ecco perchè dico che chi è diverso dentro fa tutto fuorchè esteriorizzarlo. Sandro Penna diceva: il comico è beato perchè diverso essendo egli diverso, ma guai a chi è diverso essendo egli comune.

pensiero marzullesco

Lo so, il mio diario non è una didascalia delle mie giornate, non sono capace di scrivere un diario così . Se (raramente) parlo di ciò che mi capita è perchè mi offre uno spunto per una riflessione, ma annotare cosa ho mangiato, cosa ho comprato , dove sono andata è una cosa che mi fa sentire immensamente infantile e che rende sterile questa esperienza. Per questo amo molto il blog di pupa (http://www.millevocidentro.blogspot.com/), perchè ha il mio stesso spirito. Ciò non vuol dire che qui non ci sia e non ci sarà sempre spazio per divagazioni imbecilli…Però ,voglio dire, è un diario, non la ricetta del bollito.Un diario di pensieri, non di fatti, è un posto dove mi racconto.Ora manca che scriva “un posto per conoscermi, per conoscersi e forse anche per conoscerci” e faccio la fine di Marzullo. 🙂 So che parecchia gente capita qui per leggere cosa scrivo, è una cosa che mi lusinga e mi spaventa allo stesso tempo,un po’ mi frena e un po’ mi disinibisce. Qualche volta scrivo cose noiosissime e chiedo venia, sappiate che il fatto di annoiarvi è garanzia di verità in quel che riporto qui, se scrivessi solo per voi adotterei lo stile e le tecniche della sceneggiatura e forse vi divertireste di più… ma mi tanereste subito. Tra l’altro non dimentichiamolo, a fare la cronistoria delle proprie giornate ci si priva della libertà fondamentale che consiste nel raccontare (ogni tanto) qualche innocua cazzata al prossimo: che so, dai buca ad un amico dicendo che hai un appuntamento dal dentista e invece te ne vai al cinema? Il tuo amico legge il diario con la tua critica a “salvate il soldato Ryan” e tu fai una figura ignobile. Comunque vabbè, presto farò una divagazione leggera, parlerò della trasmissione tv a cui sono andata ad assistere l’altro giorno con claudio, delle considerazioni su ciò che ho visto e sulla bellezza delle confezioni televisive semplici, che non colmano i vuoti di contenuto con culi e fronzoli. Ho visto un Vergassola e un Paolantoni grandiosi.

Amicizia

amicizia…

Questo è stato un anno molto complesso e movimentato per quel che riguarda i rapporti d’amicizia, un anno di delusioni, sviste ,sorprese,soddisfazioni, vere e proprie rivelazioni sia positive che negative. Amicizie nate dal nulla e altre piombate nel nulla. Grandi tradimenti subiti come quello di Luciana e quello di Renata , amicizie rafforzate come quella decennale con Silvia che con la maternità si è addolcita sorprendentemente e quella con Mauro, amicizie stupidamente trascurate che non nominerò perchè è troppo facile rabbonire i trascurati scrivendo qui il mio pentimento,amicizie tentate e abortite quasi subito, amicizie che ho visto d’un tratto sotto un’altra luce e a cui ho sferrato io il colpo mortale , amicizie che si trascinano ma non carburano,amicizie potenziali che se stanno lì nel loro bozzolo ansiose di uscire ad arricchirmi la vita ,amicizie che ho maltrattato perchè capitate in un momento difficile della mia vita (dicembre…vero Elettra?) , amicizie scoppiate all’improvviso come un grande amore , con le stesse gioie, le stesse preoccupazioni e le stesse urgenze(Pupa…), amicizie che ne hanno passate un po’ma ora se ne stanno lì salde e allegre e fatte di frequentazioni assidue e di progetti condivisi..vero Clà? e poi conoscenze, tante, diverse , arrivate nelle maniere più inattese,molte delle quali approfondirò nel tempo perchè sento che ne vale la pena. Un bel po’ di rapporti con persone che ho amato in passato che ho recuperato negli ultimi mesi, Mario (dimostrazione che il tempo lenisce tutte le ferite) Gianluca (sognavi di aprire un ristorante, ce l’hai fatta), Marco ( la tua prima mail da new york un anno fa e dopodomani ci si rivede)… Un anno importante insomma. Un po’ di aforismi sul tema… – Un amico è colui che guarda oltre i tuoi fallimenti e tollera i tuoi successi.( Doug Larson) – Alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.( Martin Luther King Jr.)- Ci sono tre grandi amici: una vecchia moglie, un vecchio cane ed il denaro contante.( Benjamin Franklin) – L’amicizia è l’amore senza le sue ali.( Lord Byron) – Puoi farti più amici in due mesi interessandoti agli altri che in due anni tentando che gli altri si interessino a te.( Dale Carnegie)- Un vero amico è colui che sta con te quando preferirebbe essere altrove.( Anonimo )- Non ho alcun dubbio che ho meritato i miei nemici, ma non sono sicuro di aver meritato i miei amici.(Walt Whitman) – Il momento migliore per farsi degli amici è prima di avere bisogno di loro. ( Ethel Barrymore)

dal Piccolo Principe

“ Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami”. A. de Saint-Exupèry dal Piccolo Principe

Tratto da “Il Profeta” di K.Gibran

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. E’ il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. E’ la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace. Quando l’amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo. E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: Nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia. Quando vi separate dall’amico non rattristatevi: La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura. E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito. Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano. E il meglio di voi sia per l’amico vostro. Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena. Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte? Cercatelo sempre nelle ore di vita. Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto. E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia. Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora. ( Tratto da “Il Profeta” di Kahlil Gibran )

Bella gente

Oggi mi è venuta in mente un’altra espressione di quelle che detesto … “bella gente” . Quando sento : “c’era un sacco di bella gente” mi vengono i conati, ma che vuol dire? Belli? Borghesi? Vestiti bene? E’ una frase di un razzismo bestiale.

Questione di elementi?

Giornate così, in cui avrei così tanto da scrivere che non mi esce una parola. E’ come se fossi aria e acqua e insieme, l’acqua mi spinge verso terra e l’aria verso il cielo, seguo a meraviglia le leggi di Aristotele e in virtù di esse me ne resto perfetta in questo equilibrio statico. “Equilibrio” e “statico” sono due parole che detesto almeno quanto “serenità“,parole che mi fanno venire l’orticaria , che mi evocano immagini pubblicitarie in cui il latte in cui si intingono i biscotti è in realtà colla bianca tipo Bostik, parole fintamente tranquillizzanti, parole noiose e insignificanti, parole per “pittare” la realtà, direbbero i napoletani.

Isaac Newton

“Io mi sento come un bambino sulla riva del mare, che è felice se,di tanto in tanto,trova un ciottolo più liscio degli altri o una conchiglia più bella delle altre, mentre il grande oceano della verità giace inesplorato davanti a lui”.