Piovono critiche…:)
dal blog di Pino Scaccia: LA PROVOCAZIONE DI SELVAGGIA Egregio dottor Scaccia, da tempo leggo il suo sito e molte volte m’è corsa la fantasia di intervenire nei suoi aperti e civilissimi dibatti. Non lo faccio perché mi sembra ultroneo togliere spazio ai giovani ai quali riconosco il diritto alla parola più che a noi “vecchietti”. Ma ora, dottor Scaccia, mi corre l’obbligo di puntualizzare alcune questioni circa una lettera pubblicata sul suo sito qualche giorno fa e firmata Giuseppe Parisi. Lettera indirizzata a tale “Selvaggia”, non so se pseudonimo o nome vero.In base a quella lettera mi sono preoccupato civilmente di aprire il sito della suddetta signorina e ciò che ho visto non mi è piaciuto. Ovvero, il suo richiamo ai suoi lettori per salvarne l’integralità morale e contestualmente la vista di certe sue pose molto scollate e molto seduttive mi fa pensare che d’altro si tratti in questo caso. E cioè che sia giusta l’interpretazione del signor Giuseppe Parisi con il cui giudizio concordo appieno. Ma dirò di più: preversare la propria moralità , signorina Selvaggia, è certamente obbligo di quella coscienza, di quella dignità che o la si ha dentro di sé oppure è inutile cercar fuori. Lei signorina Selvaggia è soltanto alla ricerca di un grosso successo di lettori e di qualche parte piccola o grande come attrice in qualche film.Ma vede, signorina Selvaggia, non v’è chi non veda che il suo vero scopo è talmente lapalissiano che forse soltanto un bambino ingenuo non capirebbe e non smaschererebbe.La sua moralità , se ne avesse, è sotto tutela della sua dignità , se ne ha. E contro la dignità a nulla valgono le profferte di chiunque, da ciò che lascia traspirare il suo appello, di quel do ut des che lei ci vorrebbe far credere, e non aggiungo altro.Il suo piano è fallito, signorina Selvaggia, perché non credo che vi sia tra i lettori d’una certa elevatezza chi non l’abbia capito e smascherato. Se voleva pubblicità gratuita e diventare un’attrice famosa poteva percorrere le difficili vie del sacrificio e del silenzio, che alla fine portano lontano, magari in tarda età . Il suo appello a “noi” suoi lettori, mi spiace doverglielo dire, è una presa in giro dei “suoi” lettori più o meno potenziali. E mi dispiace vedere i suoi seni procaci e le sue gambe “bellissime indubbiamente” chiedere a noi un aiuto a preservare la “sua moralità “. Come il signor Parisi, anch’io di una certà età , mi sento preso in giro, non faccia l’errore, signorina, di calpestare l’intelligenza dei lettori.Le auguro comunque il successo che forse merita, ma ricercato con ben altre e più faticose strade.Riccardo Schiavo ( Vicenza) Gentile signor Schiavo,apprezzo tutta l’attenzione che ha dedicato alle mie parole, ai miei appelli e soprattutto alle mie foto, che – posso notare – non le sono affatto sfuggite. Le sue parole altamente etiche, la sua moralità , la forza e l’attenzione con cui espone le sue argomentazioni, e cerca di svelare quelli che sarebbero i miei veri intendimenti, mi stupisce e mi affascina.Condurrò la mia bellezza verso strade impervie e faticose, porterò il cilicio, mi augurerò di arrivare soltanto da vecchia a un felice coronamento della mia carriera artistica.Nel frattempo mi lasci sbagliare ancora, e non si mortifichi ancora tra le pagine del mio sito. Torni a suoi severi studi, e mi perdoni se è stato costretto a comprarsi un monitor da 20 pollici per vedere meglio le mie foto scattate al mare. Cordialmente Selvaggia Lucarelli