Intervista a Gene Gnocchi
A poche ore dal debutto del Festival sono riuscita a strappare unÂintervista esclusiva al co-conduttore Gene Gnocchi.Va specificato che lÂintervista è assolutamente reale e che per una volta la sottoscritta aveva tentato di fare domande serie.Apriamo con lÂargomento Tony Renis. Come sono i vostri rapporti e in che modo ti ha persuaso a partecipare al Festival?Con Tony cÂè amore e odio, nel senso che io sono nato il giorno in cui lui cantava per la prima volta ÂQuando quando quando . La levatrice, che voleva preservare la mia integrità mentale, mi ricacciò nel grembo di mia madre e mi fece rinascere due anni dopo durante una telepromozione della Cinzano bianco. Perciò quando Tony mi ha mandato Tano Badalamenti per convincermi, non ho avuto dubbi, anche perché Tano la sera prima mi aveva messo sotto il cuscino a mo di avvertimento una versione remix di ÂVia Margutta di Luca Barbarossa.Ci spiegheresti meglio il meccanismo della votazione?IL meccanismo è semplicissimo. Dopo lÂesibizione del cantante si può votare tramite televoto. Nei primi dieci minuti susseguenti allÂesibizione possono votare solo i telefoni fissi col prefisso di Caserta che chiamino però telefoni mobili con prefisso Âtre quattro setteÂ. La mezzÂora seguente possono votare tutti i cordless della Philips del sud, mentre dalle undici allÂuna tutti i cordless della Samsung dellÂEmilia Romagna. Per non mischiare i voti la Rai ha predisposto un cervellone su una chiatta di fronte ad Albenga che elabora i dati e li spedisce in tempo reale ad un certo Tonino, insegnante di matematica di Celle Ligure, che poi in nottata fa avere a me i dati provvisori . A quel punto io li modifico a mio piacimento.Ci puoi anticipare qualcosa sul tuo look ? A quale stilista ti sei rivolto?Mi sono rivolto senza esitazione alcuna allÂagenzia ÂIl farroÂ, che subaffitta vestiti da cerimonia. Mi cambierò gli abiti una trentina di volte a sera più quindici cambi di mutande e canottiera. LÂidea di base è quella di vestirmi come il ministro Castelli, cioè sempre lievemente inadeguato allÂavvenimento.Chi è il favorito secondo te?Il mio favorito era Federico Nardelli. Perché era?Federico è il figlio segreto di Andrea Mingardi , concepito con Kay Sandvik durante una puntata de ÂIl meglio di Disco RingÂ. Doveva partecipare la Festival ma il fatto che il regolamento vieti la partecipazione di padre e figlio , purtroppo, ha impedito la sua presenza . Perciò adesso il mio favorito, se si ricorda tutte le parole della canzone, è Stefano Picchi.Hai dei gesti scaramantici prima di salire sul palco?Un paio dÂore prima della serata vado al porto di Sanremo, mi infilo una muta da sub e mi faccio portare da Adelmo, vecchio amico pescatore, al largo. Qui, dopo mezzÂora di iperventilazione preventiva, mi immergo ad una profondità di ottanta  novanta metri a seconda della limpidezza delle acque, e cerco di catturare con una fiocina una grossa cernia. Questo perché cÂè un vecchio detto della riviera di ponente che dice :  Chi a Sanremo una cernia cattura, ha più copertine della VenturaÂ.Secondo te perché ci sono così poche donne questÂanno?Il problema è che tutte le cantanti donne hanno aderito al controfestival organizzato da Pippo Inzaghi alla discoteca ÂBasta che respirino di Milano Marittima e quindi erano disponibili solo Linda, che è venuta a Sanremo perché ha un flirt col sosia di Pavarotti, e Veruska che sta vivendo una bellissima storia dÂamore col maestro Gigi Vessicchio. Dopo lÂesperienza sanremese, come vedi il tuo futuro?Dopo questÂesperienza, lasciamelo dire cara Selvaggia, ed è una specie di testamento spirituale nonché monito che lascio alle nuove generazioni, io mi vedo al confino, a Ventotene. Sempre però con la consapevolezza di aver magari sbagliato ad accettare la proposta di Renis, ma di averlo fatto con lÂintento nobile di servire la patria.