La ragazza alla pari

LÂunica rintronata a non aver ancora capito come va il mondo è la tontolona dello spot, quella che con voce pimpante ci dice appunto: ÂLei è Ingrid, la nostra ragazza alla pari svedese!!!Â. Dice proprio ÂnostraÂ, per cui si deduce che abbia un marito e presumibilmente dei figli. Segue fotogramma che ci mostra Ingrid. Dunque mia cara tontolona. Io capisco che quello di mettersi una ragazza alla pari in casa vuole essere un gesto generoso e comprendo anche che uno non possa fare una pre-selezione fotografica. Però, imbecillona, una qualsiasi donna dotata di buon senso, solo nel sentire pronunciare le parole ÂSvezia, svedese, nordica & coÂ, avrebbe respinto la candidatura della tipa con tanto di disposizione della questura di Roma che obblighi la tizia a mantenere una distanza di sicurezza da casa sua di almeno cinquecento metri. E comunque, nel caso non trovassi l’argomento convincente, ti ricordo che tra le svedesi più brutte che mi vengono in mente ci sono Victoria Silvstedt, Anita Ekberg e Ingrid Bergman. Seconda cosa: a casa mia Âalla pari vuol dire che ce la giochiamo alla pari. Se io sono 1,68 e peso 60 chili e Ingrid è alta quanto lÂobelisco dellÂEur e pesa quanto un baffo di criceto, che cacchio di gioco alla pari è? Terza questione: una può anche sbagliare nella vita. Commettere unÂingenuità . Ma quando Ingrid scende dallÂaereo e tu ti vedi questa stragnocca bionda correre incontro a te e, soprattutto, a tuo marito, lÂunica cosa sensata da fare è più o meno quello che fanno gli svedesi con i mobili Ikea: smontarla, imballarla e stiparla nella stiva di un cargo diretto nella Renania del sud e colpire forte la testa di tuo marito con il cric dellÂautomobile in modo che rimuova dalla memoria tutte le informazioni (soprattutto le immagini ) incamerate nelle ultime 24 ore. Ogni tanto si sveglierà nel cuore della notte affermando di aver sognato un angelo biondo scendere ondeggiando dalla scaletta di un aereo, ma tu liquiderai la faccenda dicendo che tutto quel sudoku prima di andare a dormire gli sta bruciando il cervello. Chiaro? Quarta cosa: a me già una che si chiama Ingrid mi puzza. La ragazza alla pari si deve chiamare Uga, Genoveffa, Osvalda, Catena, Crocifissa o, al massimo, Giuseppina. Quinto: bambaciona che non sei altro, anche ammesso che tu abbia deciso di metterti in casa la ragazzona alla pari, la fai girare per il tinello col golfino blu taglia xs con lÂombelico all’aria? La svedese, a casa mia, gira con la parannanza ed una divisa a scelta tra le seguenti opzioni: a) un kaftano di Platinette b) la divisa da granatiere piemontese c) la tuta arancione del pronto intervento Anas. Sesta ed ultima osservazione: e tu, imbecillona, dopo esserti messa in casa una stragnocca svedese bionda-occhi-azzuri-ombelico all’aria, quale compito le assegni? Non le fai tagliare lÂerba in giardino, no. O sbucciare le patate nello sgabuzzino, non sia mai. O rammendare i calzini di tuo figlio, per amor del cielo. La fai chinare a 90 gradi per caricare la lavastoviglie parlante Rex. Quando lo dico io che certe se le cercano. Programma terminato.