Fatto di sangue

Per la serie: va a fa’ del bene al prossimo. Ieri pomeriggio, nel bel mezzo del mio quarto trasloco nel giro di due anni, quindi con un umore di quelli da velociraptor mestruato, sento qualcuno in tv fare un accorato appello: serve urgentemente del sangue per una giovane mamma colpita da una grave emorragia dopo aver dato alla luce il suo terzo figlio. L’ospedale in cui recarsi per la trasfusione è il San Pietro. Ora, il San Pietro dista circa un chilometro da casa mia e, soprattutto, è l’ospedale dove è nato mio figlio, per cui mentre mi trovo alle prese con l’assemblaggio dei duemilasettecentoquarantaquattro pezzi che compongono la libreria Billy, comincio a sentire un lieve disagio. Insomma, mentre sto realizzando che anziché una libreria color noce mi sta venendo fuori una gondola veneziana, assolvo il mio menefreghismo raccontandomi che Âho da fare, oggi mi sento stanca, tanto se l’hanno detto da Bonolis ci andrà un sacco di gente e poi sono anche leggermente anemicaÂ. Dopo mezz’ora Monica Vanali ripete che c’è una donna, all’ospedale San Pietro, che ha un disperato bisogno di sangue. Io che nel frattempo sono riuscita ad incastrare una quindicina di pezzi, dunque a costruire il pomello dell’anta destra, mi trovo, anche questa volta, tutta una serie di alibi del tipo: ÂCol traffico che c’è a quest’ora, arrivo che è già incinta del prossimoÂ, ÂHo un gruppo sanguigno raro, non va bene neanche per i trucchi cinematografici e così via. Incastro altri cinque pezzi e i sensi di colpa mi assalgono. Prendo la macchina con l’aria orgogliosa di quella che ha in mano le istruzioni per disattivare il detonatore che farà saltare la città del Vaticano stanotte e arrivo al San Pietro. Sollevata. Spiego al tizio della reception che sono lì per la tipa di cui hanno parlato nella trasmissione di Bonolis e in effetti un paio di convalescenti a passeggio per il corridoio mi guardano con l’aria raggiante di quelli che pensano che ci sia Madre Natura in sala gesso. Il tizio della reception, il classico tizio che ti dice a che piano è il morto che cerchi mentre prende accordi per il fantacalcio con il collega, mi fa: ÂAh. Scusi è, ma lei è mica quella che era dalla Perego l’altra sera? La Âpinionista? . Io: ÂSì sì sono io.Â
Segue: a) commento irripetibile su Bambola Ramona b) commento irripetibile sulle minigonne della Perego c) commento irripetibile su Denny Mendez d) commento ripetibile su Bettarini: ÂAhò, quello parla come Pieraccioni e è rintronato come Ceccherini.Â. Durante l’appassionante conversazione non riesco a smettere di pensare che una donna sta morendo dissanguata mentre io disserto sulle inclinazioni sessuali di Gianni Sperti e sulle vere ragioni del suo matrimonio con Paola Barale con uno alla reception che come se non bastasse somiglia in modo impressionante al notaio di ÂAffari tuoiÂ. Finalmente riesco a farmi dire dove devo andare per questo benedetto prelievo. In fondo al corridoio direzione scala B c’è una stanzetta bianca. Deserta. Con me c’è anche Laerte. Ci viene incontro un’infermiera bassa e tracagnotta che con aria allegra fa: ÂSiete qua per la televisione? Spiego che non sono Lazzari de ÂLa vita in diretta per cui non le chiederò ÂCome va l’amore? e che vista l’urgenza, insomma, vorrei solo donare il sangue. Voi cosa vi aspettate che sia successo? Che l’infermiera tracagnotta abbia preso un laccio emostatico lungo tre metri e mezzo ed abbia preso al lazzo contemporaneamente il mio avambraccio e quello di Laerte riempiendo in trenta secondi netti due bottiglioni vuoti di Monini fruttato da un litro e mezzo? No. L’infermiera tracagnotta ci guarda serafica e fa:  Pe’ stasera amo tamponato. E’ venuta un ber po’ de ggente. Serviva A positivo ma comunque noi pijamo tutto, specie lo zero e il gruppo b. Ma anche lo zero negativo va bene. Però ritornate mercoledì perché già ho dato appuntamento a Âmpo’ de ggente domani e dopodomani. Allora. A parte il fatto che io sono 0 negativo e a me tutto Âsto snobismo nei confronti del mio gruppo sanguigno come se nelle vene mi scorresse Tavernello , m’ha leggermente innervosita. Ma lasciamo stare perché non è questo il punto fondamentale. La questione principale è: ma come, ce la menano dalla mattina alla sera con la storia dell’emergenza sangue e della carenza di donatori, e in un ospedale pubblico alle otto e mezzo di sera mandano via due donatori perché Âtanto l’urgenza l’hanno tamponata e comunque non c’è uno straccio di infermiere in grado di effettuare qualche prelievo che magari tornerà utile alla prossima emergenza? E danno appuntamento ai due donatori neanche la mattina dopo, ma tre giorni dopo perché immagino che per smaltire la folla di donatori nei giorni seguenti dovrà intervenire Bertolaso che probabilmente ricorrerà al Napalm per le frange più estreme di donatori? E sono davvero convinti che quelli che hanno mandato a casa stasera, nei giorni seguenti, tra bambini da portare a nuoto e librerie Billy da montare, torneranno? Quindi che si fa? Ve lo dico io. Alla prossima emergenza sangue interromperanno ÂPiazza grande e Paolo Fox ci inviterà a donare il sangue perché c’è un tipo al San Camillo che s’è tagliato le vene dopo aver visto ÂL’arena di Giletti, solo che nel congelatore dell’ospedale ci sono una Coca light, una vecchia bottiglietta di Chinotto Neri e la mascherina sgonfia-occhiaie della caposala ma ahimè di sacche di sangue neanche l’ombra, per cui non è che potete fa’ un salto qui? E mi raccomando. Se siete Âpinionisti non dimenticate la foto autografata della Perego. ÂChe quella sì che è n’emergenza.
Nomen omen

Ventennio lucarellista

Pettegulezzus interruptus

Il pettegulezzus interruptus di questa settimana é: “Dicono che una signora della politica presti molte attenzioni a un uomo con la salute di ferro. Dicono.” Datemi una mano a risolvere il quesito, vi supplico.
Manco se fosse l’unico uomo su un’isola…

L’isola dei famosi (sesta puntata)

Come prima cosa vorrei tranquillizzare tutti i lettori. Sì, Antonio Zequila c’ha provato più volte anche con me, ma pare che al momento ci abbia già provato anche col dominicano alla guida di ÂBravo 1 e con la signora Primicerio, per cui il fatto non costituisce notizia. Passiamo al primo mistero della serata: il vestito di Simona Ventura. Lei ha specificato che le è costato un sacco di soldi. Simò, un consiglio amichevole: fatteli ridare indietro. Per chi se lo fosse perso, l’abito era infatti così strutturato: collo, maniche e spalline ricavate dal vestito da reginetta del liceo di Rita Levi Montalcini. Dal decolté in giù il mistero è fitto. Qualcuno insinua che sia rimasta troppo a lungo nella capsula con le fasce snellenti del Dibi Center e non abbia fatto in tempo a cambiarsi per la diretta, per cui le hanno impaiettato Âste bende alla buona, ma la fonte non è certissima. Ma andiamo avanti perché la serata è stata ricca di colpi di scena. Arianna David, lucida come sempre, ha dichiarato alle compagne d’avventura: ÂLa Elmi poverina, è in sfida con noi che siamo giovani e abbiamo tutta la carriera davanti. Certo. Per chi non lo sapesse, la David è appunto una delle candidate alla prossima conduzione di Ballarò. Ma stasera non è stata questa la dichiarazione più inquietante della David, bensì: ÂHo deciso che da questo momento non ingoierò più rospiÂ. Considerato che erano rimasti la sua ultima fonte di nutrimento e che pesa, per sua ammissione, 46 chili e mezzo, suppongo si renderà necessario l’ausilio delle flebo. Ad ogni modo, al suo ÂTi amoÂ, il marito in studio ha risposto ÂGrazieÂ, per cui povera donna, dopo averle detto di tutto, oggi ha tutta la mia solidarietà femminile. Scontata l’uscita di Daniele Interrante. Dopo il ritiro di Albano era rimasto vacante il posto da stronzo e lui ha pensato bene di occuparlo al volo. Nelle ultime settimane infatti è uscita fuori tutta la sua trascinante simpatia. Tanto per fare un esempio illuminante, parlando del ballottaggio con Idris, aveva lanciato agli italiani il seguente appelloÂ: ÂPer il fine del programma è più interessante che stia dentro io che luiÂ. E certo. Se non altro per fini culturali. Dopo che ci ha ricordato che Âgli etruschi spostavano tronchi sul NiloÂ, sarebbe stato bene vederlo più a lungo nella Repubblica Dominicana integrarsi con i Maori. Per fortuna, come ci ha ricordato la Ventura, l’esperienza l’ha fatto crescere e maturare. Il ragazzo s’è ridimensionato parecchio, e il suo discorso di commiato ne è la prova lampante: ÂL’eccesso di popolarità e successo mi aveva fatto dimenticare le cose importanti della vita. Il vero Daniele è un altro, ha tutta l’umiltà per fare questo lavoro e ora che torno in Italia voglio fare di tutto e di più. Sapevo di non vincere, sono troppo forte come immagine e come impatto. Se mi sono comportato da arrogante talvolta è perché ero in condizioni psichiche non buone. Credo che il discorso del Fuhrer alla nazione avesse dei toni leggermente più modesti. Infine, non posso non ricordare il momento pasoliniano della serata. Costantino, parlando di Interrante : ÂLui è uno vero! Daniele Interrante: ÂPer forza Costantino. Le strade dove bazzicavamo noi se sbagliavamo venivamo mangiati!Â. Ma dove sono cresciuti Âsti due? A Little Italy? E se è così, possibile che i Gambino abbiano fatto fuori mezzo quartiere tranne questi due stronzi? Al suo arrivo in studio, Manuel Casella ha fatto fuoco e fiamme. Il ragazzo ha, nell’ordine: ringraziato la produzione per l’opportunità avuta, detto grazie alla Parietti, detto grazie ad Antonella Elia, detto che Interrante non ha ordito nessun complotto, che Amanda è magnifica, che Simona è bellissima, che Donato Bilancia tutto sommato è un gran compagnone e che Bin Laden porello fa così perché i compagnucci lo picchiavano all’asilo. La Ventura ha poi domandato ai genitori se sono felici della sua storia con Amanda.
Il padre, con palese entusiasmo, ha replicato : ÂSì, quello che decide Manuel per noi va bene. Va detto che tale frase, assieme a ÂSe piace a te piace a tutti e  La cosa più importante è la tua felicità Â, ha notoriamente il seguente sottotesto: ÂImbecille datte Âna svegliata e molla quella ciofeca. Dimenticavo una perla della Ventura: ÂEcco gli amici di Manuel Casella, i casellanti! Sulla new entry Antonio Zequila, c’è poco da aggiungere. Cristina Quaranta, con la sua proverbiale diplomazia, l’ha meravigliosamente definito Âprovolone sfigatoÂ. Del resto, il tizio racconta di aver avuto flirt con la Marini, Simona Tagli, Carmen Di Pietro, Sonia Cassiani e Adriana Volpe per cui è evidente che quando cerca compagnia femminile fa i casting a Yale. Ha dichiarato inoltre : ÂSono venuto per fare una sfida con me stessoÂ. Ora io dico, se Âst’omo desiderava così intensamente mettersi alla prova, non poteva passare un bel pomeriggio da Ikea e montarsi da solo una libreria Billy? Quelle sono sfide. Veniamo ora al momento Carrisi. La Ventura annuncia l’ ingresso di Albano con una frase grazie alla quale si aggiudica a pieno titolo il premio Âgaffes del millennioÂ: ÂSu di lui s’è detto di tutto, c’è la valanga del MississippiÂ. A parte che se c’è la valanga del Mississippi temo fortemente l’esondazione del Cervino, l’ipotesi più accreditata sul mistero della scomparsa di Ylenia è notoriamente, quella che si sia suicidata buttandosi nel Mississipi. L’ha poi definito ÂMIDIAMEN aggiungendo una settantina di volte che è un grande uomo e soprattutto un grande artista, per cui se da domani non vedo la Ventura con l’accendino e il cappellino ÂTenute Albano Carrisi a tutti i suoi concerti a Roccasecca, è una cazzara. Albano s’è presentato in studio con i mocassini col rialzo modello premier. Parlando del suo ritiro dall’isola, ci ha tenuto a chiarire che questa è l’unica volta che ha interrotto qualcosa, per cui la sua tesi secondo la quale la Lecciso l’avrebbe Âincastrato con i figli è crollata in un attimo. (e chi vuole capire capisca) Poi alla Ventura che lo incalzava con domande intime, ha risposto un categorico: ÂDi Loredana non voglio più parlareÂ. La conduttrice, alla quale ovviamente è venuto un microinfarto, dice che è felice di questa scelta perché lui deve difendere i figli e i figli sono un patrimonio comune, per cui tanto per ribadire il concetto che i figli vanno protetti dalle chiacchiere sui genitori, domanda con delicatezza: ÂChe madre è Loredana? Segue scena pietosa con Albano che canta in diretta Tanti auguri ad Albano Junior e in quel momento lo squallore ha toccato dei picchi registrati perfino dal sismografo della Ferdinando Valley. Infine, Albano costringe tutti a leccare la torta di Albano junior dal suo dito e dà il benvenuto a Zequila gridando: ÂMa sì, lo dico sempre io! Largo ai giovani!Â, ignorando il fatto che Zequila bazzica nell’ambiente da ottantacinque anni circa e che con ogni probabilità c’ha provato con Romina Power ai tempi del liceo. Comunque la palma della volpe della serata va senz’altro allo psicologo-opinionista il quale dopo aver osservato con attenzione Antonio Zequila, ha affermato con un certo piglio : ÂIl ragazzo dovrà giocarsi la carta della simpatiaÂ. Peccato non gli abbiano più dato la parola perché avrei voluto sentirgli dire che Ferrini deve giocarsi quella della virilità . Chiudo con le immancabili perle della serata. La signora Primicerio: ÂLa Del Santo ha la puzza sotto il naso. E’ stata l’unica a non rivoltarci la parola. Simona Ventura: ÂSarà colpa della fuoriuscita di Albano!Â. Ora, il leone delle Puglie sarà anche simpatico come una scarica intestinale, ma adesso non esageriamo, suvvia.
Come da abitudine
Parole sante
Chi mi ama mi segua 3
