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Unan1mous

Per chi se lo fosse perso, stasera ha debuttato il nuovo reality condotto da Maria De Filippi, Unan1mous. Intanto vi voglio tranquillizzare subito: Maria sta bene, s’è presa un lunghissimo periodo di riposo dalla tv ma non appena finito di girare il risotto è tornata a tenerci compagnia. Anche il suo look non ha subito grandi variazioni: l’abbronzatura è sempre quella di Carlo Rossella, il parruccone sempre quello di Enzo Paolo Turchi e la femminilità sempre quella di Gattuso. Il senso del programma ve lo riassumo così: nove concorrenti il cui unico scopo è quello di convincere gli altri a consegnargli un milione e mezzo di euro . In pratica, se il vostro sogno è quello di diventare ricchi entrando e uscendo da un bunker nel minor tempo possibile, Unan1mous è una valida alternativa al passamontagna. Il passo successivo per gli sfidanti è quello di decidere il nome di chi, nel programma, non merita tanta ricchezza nella vita. Dopo che i concorrenti avevano raggiunto l’unanimità in tre secondi netti votando tutti per la De Filippi, gli autori hanno deciso di modificare leggermente il format ed inserire il meccanismo delle buste. Ciascuno dei nove concorrenti, nei giorni precedenti, aveva raccontato agli autori un’azione deprecabile commessa in passato. Gli autori hanno selezionato tre soli di questi segreti che sono, appunto, contenuti nelle buste. Dopo che la De Filippi ha spiegato ai concorrenti che nelle buste ci sono segreti inconfessabili di cui non andare fieri e che quella contenente sei fascicoli è del marito per cui non conta, invita i concorrenti a decidere quale di queste azioni è, secondo loro, imperdonabile. Colui che ha commesso questa azione esce dalla rosa dei possibili vincitori. Per la cronaca, il primo ha fatto licenziare colleghi, il secondo è stato denunciato per percosse, il terzo ha perso soldi scommettendo su una partita di calcio . Nessuno lo dice apertamente ma mentre vengono lette le confessioni, tutti pensano che con l’aggiunta veloce di una bella barzelletta sui sardi e una prefazione di Signorini quella è la perfetta biografia di Vittorio Emanuele di Savoia. Viene fatto fuori Ciro. E qui si rende necessaria una breve descrizione dei concorrenti al momento più interessanti. Ciro, un napoletano di quelli che vogliono fare gli spiritosi a tutti i costi e lo fanno in maniera assai maldestra, sarebbe simpatico quanto un mostro a tre teste le cui teste sono quelle di Giovanni Malagò, Diego Dalla Valle e Silvio Muccino però ha un jolly tra le mani: il padre ospite in studio. Il padre, camicia sbottonata e due giri di capezza d’oro al collo con tanto di medaglietta di Padre Pio più o meno a grandezza naturale, è la perfetta sintesi tra Mario Merola e un ladro di Alfa Romeo con base a Casoria. Viene da pensare che sia in studio grazie all’indulto e che la sua pena principale sia stata commutata in altra specie di pena, particolarmente dura e temutissima da ladri e assassini, consentita dalla legge: fare il parente nei reality. Ciro, per arruffianarsi pubblico e studio, adotta una tattica per nulla abusata in tv: dice che ha dei figli da sistemare e che è lì per loro. Poi è il turno di Anna, la cui storia è di quelle che al confronto la piccola fiammiferaia è una bestia di Satana. Coltivatrice diretta e madre di tre gemelli, per arruffianarsi pubblico e studio, adotta anch’essa una tattica per nulla abusata in tv: piange per i figli e dichiara tra i singhiozzi che è lì per loro. Tocca quindi ad Eugenio, elettrauto con due figli a carico, il quale dichiara a Maria di fare il duro con i compagni perché non vuole scoprirsi troppo. Non appena dallo studio gli mostrano le foto di moglie e figli, Eugenio sfancula l’aplomb e adotta anch’esso una tattica per nulla abusata in tv: piange come una capra sgozzata. E va tenuto presente che non era a Baghdad da due mesi ma a Cinecittà da una settimana. Ora, non è che una voglia fare quella insensibile ma, come documentato nel videomessaggio, nel giro di una settimana la moglie s’è fatta un tatuaggio col suo nome e al figlio è caduto un dente. Le cose sono due: o sono invenzioni degli autori per aver qualcosa di smielato da mostrare in studio o il dente è caduto in seguito ad una testata della De Filippi al bambino che non voleva andare in studio a salutare il papà. Sugli altri concorrenti (eccetto uno) non mi esprimo ma in linea di massima chi non aveva figli ha parlato dei figli dei vicini di casa, dei figli della Jolie, di Rudi Smaila e di come erano belli quelli della famiglia Bradford. Fulminanti alcune dichiarazioni dei concorrenti in preda ad esaltazione del tipo: “Siamo i moschettieri della tavola rotonda!” e per fortuna, prima che qualcuno aggiungesse : “Evviva i cavalieri del varesotto!” la telecamera ha inquadrato Maurizio. Maurizio, tanto per fare un elegante giro di parole, è figo. Maurizio fa lo “scouting fashion” che non so cosa sia ma a me andrebbe bene anche se significasse che sceglie personalmente i cravattini per i boyscout. Maurizio ha l’aria di quello a cui le donne interessano quanto i coleotteri ma tanto tra uno etero che passa metà della sua giornata davanti alla Playstation e uno che ne passa una all’anno a sfilare su un carro travestito da Village People, non vedo poi una gran differenza. Anzi, vedo in netto vantaggio il secondo. E almeno su questo, credo, l’unanimità è bella che raggiunta sin dalla prima puntata. p.s. Dimenticavo. Alla fine del programma la conduttrice ha chiarito che è stata fino a mezzanotte a spiegare le regole del gioco ma in realtà non ci sono regole. Ciro e Silvia sono usciti però possono rientrare. Il programma può finire domani all’improvviso. Magari ci sono dei nuovi ingressi. Forse lunedì prossimo esce chi ha almeno un 7 nella data di nascita. Forse quei nove non sono cittadini insospettabili ma nove cellule nascoste in un bunker a Tigrit. Beh, ora scusate ma stasera ho gente a casa, vado a giocare a sette e mezzo. Forse vince chi fa due con quattro figure ma lo decido a metà partita, tanto sono la padrona di casa, mica uno spettatore fesso.

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