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Inseminatore cercasi

Cari lettori, ho ricevuto una mail di quelle irresistibili. Invito, soprattutto gli UOMINI, a leggerla tutta d’un fiato e a mettersi una mano sulla coscienza: Cara Selvaggia, la presente solo per comunicarti che, ispirata dal noto trattato scientifico “Per avere Gregory” di Patrizia Pellegrino, sto pensando da qualche giorno di pubblicare la mia storia (perchè pure io una volta… e vorrei ricominciare, recuperare il tempo perduto a lavorare all’acquedotto di Napoli ma, sai…la vita…)… dunque, dicevo, la mia storia, “Per avere Selvaggia”, la storia di una giovane donna in lotta contro il mondo, che non combatte banalmente per la libertà dei popoli oppressi, no, che non lotta neanche per la sopravvivenza dei picchi dal ciuffo argentato, no, che lotta per avere una figlia che sia rigorosamente femmina, e che lotta per non doverla mai condividere con alcun maschio, e che lotta perché il futuro del frutto dell’inseminatore meccanico di Bruxelles possa essere garantito da regali, vitalizi, lasciti, eredità et similia…la storia di una donna come tante, insomma. Però, visto che sei tanto gentile, non è che ti posso chiedere un favorino? Si tratterebbe appena di trovarmi, tra i tanti maschi di tua conoscenza, un donatore che possa evitarmi almeno il costo dell’inseminazione e del soggiorno in paese estero, senza che per questo io debba però ritrovarmi subito dopo affidata alle sapienti mani di un luminare della psichiatria del calibro di Raffaele Morelli (pertanto che il donatore non sia il tuo compagno d’avventura Francesco Arca… al più Aldo Montano.). In segno di riconoscenza e devozione, come avrai capito, imporrò il tuo nome alla piccola. Se questo favorino dovesse risultarti troppo gravoso sono disposta anche ad accettare il tuo bambino, dal momento che è talmente bello da potermi far soprassedere sul fatto che sia maschio. Ti bacio, cara. Ma sappi che se non mi rispondi troverò il modo di farmi inseminare da Daniele Interrante e chiamerò la bambina Maria, in omaggio alla De Filippi. Paola —————————— La titolare dichiara ufficialmente aperto il casting per trovare l’inseminatore ideale per l’amica Paola. Vi prego di proporre la vostra candidatura (o quella di un amico/conoscente/parente) all’interno dei commenti motivandola per bene. Tra una settimana sarà proclamato il vincitore. I candidati alla vittoria saranno due e li sceglierà direttamente Paola. Il vincitore sarà eletto dai lettori di questo blog, ma non aprirò l’ennesimo televoto anche perché al posto delle solite faccine dovrei mettere il ritratto delle due “opzioni” selezionate da Paola e sono cose decisamente poco pubblicabili, per cui state tranquilli. Mi raccomando. Non lasciamo che questa donna commetta una sciocchezza! Non possiamo permettere che Daniele Interrante esista, figuriamoci che si riproduca.

Roy De Vita (seconda puntata : gli sviluppi)

La faccenda “Roy De Vita” ha preso una piega sconcertante e divertente allo stesso tempo. Grazie ad Ela che me l’ha segnalato nei commenti infatti, scopro che il dottor De Vita, prima di aprire la sua clinica interamente dedicata all’utilizzo del botulino, fino a un paio di annetti fa, riteneva il botulino una delle peggiori calamità in-naturali assieme all’effetto serra e all’ingresso di Urbano Cairo nell’editoria italiana. Nel leggere l’intervista che De Vita ha rilasciato al portale Libero nell’aprile 2004 infatti, si rimane a dir poco basiti. Ecco alcune delle dichiarazioni del professore confrontate con quelle odierne: APRILE 2004 Inietterà il botox alle sue pazienti? Non sono un fautore del botulino, non mi convince da un punto di vista tecnico perché non so che cosa può accadere tra qualche anno alla persona cui viene iniettato. Diciamo che non lo spingerò e non lo proporrò: non voglio che la paziente abbia delle sorprese tra qualche anno. 5 MAGGIO 2006 Roy De Vita apre il primo centro in Italia interamente dedicato al Botulino, “Casa De Vita”. APRILE 2004 C’è il rischio che il botox tolga espressività? C’è la certezza. Se le paralizzo un muscolo, lei sulla fronte avrà un’unica espressione. Per farle capire: se io le chiederò di fare delle smorfie, delle espressioni particolari usando i muscoli della fronte (che ne so, l’aria corrucciata o pensierosa), lei non potrà. MAGGIO 2006 “Botulino: il trattamento scelto dalla donna di oggi che ricerca una bellezza autentica, un look naturale che la valorizzi anziché mascherarla”. APRILE 2004 Sa che negli Usa i medici fanno iniezioni di botox anche a domicilio? Mi viene da ridere quando sento queste cose. (…) Capisco però che per qualcuno il botox sia solo una moda; gli americani, poi, si innamorano in due giorni di un prodotto e tra un anno lo tolgono dal mercato. Noi siamo più cauti. MAGGIO 2006 “Un ambiente unico e un’idea unica, che si ispira ad iniziative oltreoceano, sicuramente più avanzate rispetto alle nostre. Da un modello americano, quindi, una realizzazione italiana. Solo più bella.” Alla luce di queste dichiarazioni, se fossi un ricercatore, più che all’effetto che provoca il botulino sulle pazienti che si sottopongono alle infiltrazioni, mi dedicherei all’effetto che il botulino fa sulla sfera neurologica di chi il botulino lo inietta. Qui si va oltre la schizofrenia. De Vita è Psyco. Detto questo, siccome attualmente la sezione “consulenza online” del sito di De Vita è attualmente fuori uso, pubblico una delle tante mail che ho ricevuto sull’argomento: Cara Selvy, riguardo al post su Roy De Vita, mi sento di confermare tutto quello che hai scritto (non che ne dubitassi!) dall’alto della mia esperienza personale (non volevo rifarmi le tette ma eliminare delle cicatrici). Intrapresi l’iter richiesto dal “Prof. Brilli” come dice sul suo sito. Chiamai per avere ‘sto benedetto codice e partì una sua voce registrata in cui ti esponeva la sua filosofia della chirurgia plastica (proprio quelle minchiate che riporti tu all’inizio), la sua correttezza perchè ti consiglia di farlo solo se ne hai veramente bisogno e che paghi un pò in più ma la qualità si vede e non ti ritrovi nulla di mostruoso (tipo le tette della Arianna isolana, che effettivamente non si potevano guardare). Sei letteralemte costretto ad ascoltarlo per 15/20 minuti; cosicchè per ricevere ‘sto maledettissimo codice la telefonata ti viene a fare 15/20 euro. Gli mandai la mail (una, non di più, il codice si autodistrugge) e lui si prese la briga di rispondermi dopo 3 settimane dicendomi che la sua lista d’attesa era di un anno (ma che se volevo mi avrebbe trovato un buco. E come? Pagando, mi chiedo io?) Anch’io trovai che fosse molto triste che un chirurgo così noto dovesse ricorrere a mezzucci tanto bassi per guadagnare qulache soldo in più. Alla fine ho lasciato perdere… Ecco, è tutto baci e buon lavoro Francesca p.s. A ‘sto punto onore al merito alla chat-line di Giuseppe Lago.

Hai capito Roy De Vita!

Sarà per quella faccia da boscaiolo gaudente, sarà per il sorriso sornione che sfoggia ogni qual volta venga interpellato a proposito di questioni alte tipo tette cadenti o nasi a rubinetto, ma a me il chirurgo plastico Roy De Vita è sempre stato piuttosto simpatico. Forse con la mia simpatia per lui c’entra qualcosa anche il fatto che tanti uomini tornano dal lavoro alle otto, si siedono a tavola, trovano il piatto pronto e rompono pure le balle, mentre lui torna a casa, dà un bacio alla Brilli, la fa sdraiare sul tavolo e si rimette al lavoro senza fiatare. Dicevo. M’era simpatico finchè non ho dato un’occhiata al suo sito (grazie alla segnalazione di una lettrice di questo blog). La frase in homepage è di quelle a metà tra la seconda lettera ai Corinzi e le risposte di Crepet alla posta su Dipiù: “In un mondo in cui l’immagine acquista sempre maggiore importanza, la Chirurgia Plastica ha il dovere di restituire il giusto equilibrio psicologico a coloro che lo hanno smarrito.” Da notare che “chirurgia plastica” è scritta con le iniziali in maiuscolo manco si parlasse di Gesù Cristo, ma sorvoliamo. Apprendo poi che De Vita, già primario dell’istituto Regina Elena di Roma, ha aperto “Casa De Vita” che, nonostante il nome da bordello messicano, è, come dice il sito, “il primo centro in Italia interamente dedicato al Botulino”. ( e anche qui botulino è scritto con la maiuscola, evidentemente Roy è convinto che Botulino- Lifting e Liposuzione compongano la Santissima Trinità.) Ma andiamo avanti con la descrizione di Casa De Vita: “Lustratevi gli occhi. Anche perché non c’era niente di simile prima. I colori sono il bianco ed il grigio, raffinati nel loro minimalismo. Foto d’Autore alle pareti, mega-pannelli nei quali si intrecciano corpi e volti perfetti in bianco e nero con colori e frasi evocative. Un luogo dove l’appuntamento con il medico diventa un appuntamento di piacere. Il trattamento è sicuro, veloce, praticamente indolore ma il risultato perfetto e naturale è raggiunto grazie alle sapienti mani del chirurgo che sa come modulare il farmaco a seconda del volto e delle esigenze di chi gli sta di fronte senza perdere la naturalezza dell’espressione…”. Allora. Riguardo l’utilizzo di espressioni quali: “Corpi che si intrecciano”, “appuntamento di piacere”, “sapienti mani del chirurgo…” , neanche la pubblicità del Magnum aveva mai toccato simili picchi di retorica mista a messaggi arrapato- subliminali. Poi vabbè, sulla naturalezza del risultato ci sarebbe molto da dire, ma in linea generale mi sento di garantire che una roba sparata in faccia con una siringa il cui effetto è quello di bloccare i muscoli facciali e le contrazioni mimiche evoca proprio parole quali naturalezza e genuinità. Anzi. Immagino che anche voi come me prima di addormentarvi, per rilassarvi un po’, cercherete di visualizzare immagini naturali come risorgenze d’acqua sorgiva, fronde d’alberi mosse dal vento e la facce naturali di Marina Doria e Renato Balestra. Ma il fatto stupefacente è che dopo tutta ‘sta retorica, ‘sta descrizione zen e questa attenzione allo spirito, Roy, come se niente fosse, invita ad accedere alla sezione “consulenza online”. Intendiamoci: nessuno ha mai pensato che il tizio fornisse le sue prestazioni gratis. Anzi. Il mio sospetto è che De Vita inietti nel volto delle pazienti della semplice cedrata e che la paralisi dei muscoli facciali col tipico effetto botox avvenga alla lettura della parcella, ma queste sono teorie che al momento non sono in grado di dimostrare. ( tra otto-dieci anni vi saprò dire) Del resto basta dare un’occhiata ai vari forum sparsi per internet per leggere testimonianze di donne che hanno pagato 200-300 euro per un semplice colloquio con Roy, o di altre che gli hanno chiesto un appuntamento a gennaio e che l’hanno ottenuto a dicembre. Su un forum c’è addirittura una tipa che inserisce l’annuncio: “Vista la lunga lista d’attesa per un appuntamento con De Vita, non avendone io più bisogno, cedo appuntamento col professore nel mese di aprile..” (!). Insomma. Il professore se la passa bene. E’ per questo che mi domando se davvero fosse il caso di inserire nel suo sito la sezione CONSULENZA ONLINE. Il concetto è questo: tu chiami il numero a pagamento 899 18 19 18, ricevi una password, la inserisci nello spazio apposito e il professore, via mail, si degna di chiarire i tuoi dubbi sulla chirurgia plastica e decidere se vale la pena approfondire con un consulto. Il tutto alla modica cifra di: da telefono fisso 2,40€ sc.risp.+ 2,34€ minuto. Da cellulare: TIM 0,18€ sc.risp.+ 2,40€ minuto; VO: 1,20€ sc.risp.+ 3,12€; WIND: 0,156€ sc.risp.+ 1,86€ minuto. Mi permetto di far notare solo qualche cosetta: a) con l’iter normale uno paga De Vita per il consulto e l’operazione, con la consulenza online uno paga De Vita per una mail, il consulto normale e l’operazione, dunque mi sfugge quale sia il vantaggio. b) Possibile che una persona seria debba ricorrere a questi mezzucci da hot line per intascare qualche euro in più? c) Possibile che i costi della telefonata, come nelle migliori tradizioni, debbano essere scritti in un formato tale che per leggerli è necessario munirsi di un comodo microscopio elettronico per osservare i bracci dei cristalli di neve? d) Qualcuno mi sa dire se le password fornite dal centralino telefonico sono, perlomeno, “ingordo”, “avido”, “sanguisuga”? E poi insomma, ce ne saranno di bravi chirurghi plastici. Prima di chiamare proprio Roy, pensate che la prossima roba che luccica sull’anulare sinistro della Brilli potreste pagarla voi, con la vostra carta di credito. Sicuri di volerlo fare?

Altro che Ring e Arene…

“Quelli che il calcio”. Gene Gnocchi rivolto al pugile Vincenzo Cantatore:”Vincenzo, è vero che tua moglie ti gestisce il lavoro?”. Cantatore: “Sì è verissimo!” Gene Gnocchi: “Beh, allora possiamo dire che è l’unico caso di moglie che fa da manager al marito pugile, a parte Costanzo alla De Filippi ovviamente.”.

L’isola dei famosi 4 (settima puntata)

Premetto che quella di stasera non è stata una puntata, ma semplicemente un continuo, faticoso tentativo di raddrizzare la nave. L’impresa era disperata perché, inutile nasconderlo, Massimo Ceccherini faceva da solo tutto quello che solitamente, in un reality, fanno tre o quattro persone: far ridere, darsi da fare, creare conflitti, tener viva la diretta. (anche con i mezzi discutibili che conosciamo) Eppure, incredibile ma vero, senza salti mortali e mezzucci, senza facili espedienti, strategie prevedibili e unghie piantate sugli specchi, gli autori ce l’hanno fatta. Nessuno ha rimpianto Ceccherini. Noi telespettatori non ne abbiamo affatto sentito la mancanza. No. Ci siamo direttamente auto-fustigati col gatto a nove code davanti ai fotogrammi più toccanti de “La mia vita a stelle e strisce”. Se non avete visto la puntata o v’è sfuggito il sottotesto vi vado a spiegare i vari perché: 1) Il gruppo rimasto sull’isola è allegro quanto Barbara Palombelli tra le nebbie padane il due di novembre, roba che se ieri sera durante la diretta fosse entrata all’improvviso Valentina Persia e avesse raccontato la barzelletta del contadino che vince la gara di rutti con un marziano, le avrebbero dato il premio Walter Chiari seduta stante. Il ruolo di comico esuberante- divertente – sopra le righe è stato dunque affidato a Leone di Lernia che da riserva è stato ovviamente promosso titolare. Ora, d’accordo che siamo allo svacco più totale, ma possibile che nel calderone dei famosi/ex famosi /mai stati famosi non si sia riusciti a trovare uno che non sembri Maria Volpe (con rispetto per Maria) con lo zuccotto e la tinta color mogano di Michele Mirabella in uno sketch del Bagaglino? Possibile che nessuno si sia reso conto che non è comico, ma solo qualcosa tra il patetico e il grottesco? Forse l’unica cosa divertente è che la Ventura s’è messa a fare ironia sul cattivo gusto della sua camicia tigrata senza rendersi conto del fatto che Leone di Lernia era vestito né più né meno come si veste lei da tre anni a questa parte. Tra parentesi. Leone, pugliese, è stato presentato come colui che rappresenta il sud Italia. Peccato che alla domanda di Bongiorno: “In quale città pugliese si fa il festival della Taranta?” abbia risposto Montepulciano. (io sono pugliese “d’adozione” e vi posso garantire che il festival della taranta lo conoscono anche i sassi) 2) Fondamentalmente, sull’isola, senza Ceccherini, se si escludono flebo e ricoveri, non succede una mazza. Dunque che si fa? Ma naturale! Si parla della sessualità di Luca Calvani. Anzi no, magari si parlasse. Come succede da due mesi a questa parte, si allude, si sottintende, ci si gira intorno con estrema eleganza. Simona Ventura: “Luca, perché hai questo rapporto brutto con le donne belle? Calvani: “Non è vero, con Marina Occhiena vado d’accordo!” La Ventura, con una classe imbattibile: “Parlo di quelle giovani!” Meluzzi: “Te lo dico io perché Simona: perché lui è bello e IMPOSSIBILE!” La Ventura: “ Luca perché la tua ex ragazza non si palesa?” Meluzzi: Luca Calvani è un uomo non risolto. Merita rispetto!” Il pubblico ridacchia. Manca solo che Riccardo Rossi gli domandi qual è il suo preferito tra i Village People e il gioco di sottili allusioni è al completo. Facciamo così, la titolare qui fa lo sporco lavoro e toglie la Ventura (& co) da quel profondo imbarazzo misto a discrezione e tatto che le si legge negli occhi ogni qual volta, casualmente, spunta fuori l’argomento: Luca Calvani, molto probabilmente, è gay. Bene, s’è detto. ( e chissenefrega, aggiungerei io) Ora la smettiamo per favore di girarci intorno? Di fare battutine? O la settimana prossima gli vogliamo organizzare un casuale e per nulla malizioso faccia a faccia con Fabio Canino che gli ricorderà di quando da piccoli si strappavano di mano Barbie pattinatrice? Che poi se proprio la vogliamo dire tutta, tra una bestemmia e l’altra, l’isola un mezzo miracolo l’ha fatto: Luca Calvani, con la barba incolta e il volto scavato, ha un aspetto decisamente maschio. In effetti il risultato è che quando si stizzisce sembra di vedere Robinson Crusoe posseduto da Valeria Marini quando le si spezza un’ unghia, ma va bene lo stesso. 3) A metà serata si chiude il televoto. Siccome come già ribadito sull’isola da quando è uscito Ceccherini non succede più una mazza, improvvisamente Calvani non è più gay e parte una clip ridicola in cui qualcuno ci vuole far credere che tra la Tommasi e Calvani ci sia stato un abbozzo di love story finita male. La storia d’amore è talmente avvincente e trasgressiva che Rosy Greco e Alain Elkann in un attimo ci sembrano Pamela Anderson e Tommy Lee. 4) Raffaello Balzo, con l’aria di quello che già intravede il tunnel di luce davanti a sé e la fila di cherubini pronti a dar fiato alle trombe al suo arrivo , implora il pubblico di mandarlo a casa. Per risultare più convincente si presenta con una croce di legno a cui mancava solo la scrittina Inri e afferma : “Se gli italiani decidono di lasciarmi qui sono molto cattivi!”. Ora , non so a voi, ma a me non risulta che anche se gli italiani avessero deciso di farlo restare e lui avesse lasciato l’isola di sua volontà gli incursori subacquei l’avrebbero infilzato con un corallo. Tra l’altro molti in studio hanno ipotizzato che Balzo non avesse gravi problemi fisici e che fosse in cerca di scuse valide per svignarsela. In effetti dai filmati risulta che Balzo, per tutta la settimana, non ha fatto altro che ripetere a Calvani che aveva un forte mal di testa e questa si sa, in certi momenti, è una scusa vecchia come il mondo… Ad ogni modo, il pubblico è stato buono e Balzo la prossima settimana se ne torna a casa. Anzi, se qualcuno è così gentile da fornire l’indirizzo di casa Balzo alla titolare, cedo in cambio bambino di due anni circa sveglio e paffuto anche a rockstar di fama internazionale. 5) Capitolo Linda Santaguida. Bisogna dirlo. E’ l’unica che non fa rimpiangere Ceccherini. Ha pronunciato tre-parole-tre ma è riuscita comunque a regalarci dei momenti di un’eleganza impareggiabile. Simona Ventura : “Linda è una ragazza piena d’ energia e positiva!”. Linda Santaguida, quella positiva, a Luca Calvani: “Se non la smetti t’arriva una testata e smettila di dire cazzate! Sei ridicolo! O ridicola…!”. Poi la ragazza, quella energica, piange. Poco dopo esclamerà in piena diretta: “Dio/Zio cantante!”, che non sarà una bestemmia ma una simpatica variazione sul tema sì. (di questa sua splendida abitudine s’è già parlato su questo blog…) 6) Riguardo la Ventura non so da dove cominciare. Il vestito fucsia dalla vita in su pareva un costume intero da bagno con coppe preformate Triumph ma in questa stagione s’è visto di peggio, per cui non infieriamo. Come al solito, per il suo ingresso, Simona sceglie il basso profilo: saette, pubblico dopato come i cavalli e citazione di un certo livello. Pare che dopo l’incidente della bestemmia infatti, Alessandro Meluzzi le abbia consigliato di estrapolare una frase dalle Sacre Scritture. La Ventura s’è presentata alle prove leggendo tre righe della rubrica “Pissi pissi dago dago” affermando che per lei le scritture sacre sono Dagospia e “Dipiù tv”. A quel punto Meluzzi le ha passato la frasetta: “Chi non sa perdonare spezza il ponte sul quale egli stesso dovrà passare!” dicendole che è una frase pronunciata da Berlusconi a proposito delle grandi opere e lo stretto di Messina e la situazione s’è risolta al meglio. Subito dopo sono cominciati i suoi consueti deliri: a) un misterioso “Chi sei tuuuu? Chi sei tuuuu? Chi sei tuuu?” urlato a squarciagola e non si sa riferito a chi. Qualcuno ha insinuato che un autore particolarmente perfido le abbia mostrato una foto di Giuseppe Garibaldi con un punto interrogativo in perfetto stile “La pupa e il secchione” e lei abbia risposto così, ma sono illazioni. b) Continui inviti a perdonare Ceccherini, perché perdonare è sintomo di intelligenza. Ma come? Domiziana Giordano perché ha dato della cameriera alla Pierelli a momenti la lapida a colpi di cartellina e per Ceccherini che ha passato mesi a tirar giù santi invoca il perdono? c) Frasi e espressioni inspiegabili o usate a casaccio tipo: “Voi topoloni a casa!”, “Andiamo a evincere tutto in questa clip!”, “Leone, soffri di DISADITRAZIONE?”, “Il 63 per cento dei telespettatori ha deciso che esce Balzo! Pubblico molto SINTETICO questa sera!”, “Mike, io e te siamo come i guelfi e i ghibellini, io vengo a te e tu vieni a me!”, “Sembri Robinson CRUSE!”, “Massimo Ceccherini è senz’altro il vincitore morale!” (morale??? Santifichiamo Pacciani, a’sto punto), ““Vastano e Leone, due grandi personalità, due grandi storie, due grandi tradizioni!”. (Tradizioni? E che sono? Santa Claus?), “Paolo, accompagnalo nella palapa, fagli da Decamerone!”. (anzichè da Cicerone) Infine, sempre perché lei è una imparziale che lascia andare il gioco così come va, rimarrà nella storia il suo cazziatone a Chiappucci che in quanto leader, contro Calvani, ha scelto di mandare in nomination il giullare di corte Leone di Lernia. Presa dal panico all’idea che la prossima settimana uscirà uno degli unici due concorrenti parlanti rimasti sull’isola ha esclamato: “Perché hai scelto di mandare al televoto Leone? Perché proprio lui che è forte? Non dico che dovevi votare la Santaguida ma per esempio c’è Marina!”. Alla faccia dell’imparzialità. 6) La presenza di Don Mazzi in veste di uomo di chiesa e consigliere spirituale mi ha lasciata perplessa. Io tenderei ad assolvere Ceccherini per la bestemmia e ad appioppare una bella scomunica a Don Mazzi per essere andato al compleanno di Lele Mora ed essersi pure fatto ritrarre davanti alla torta con gente del calibro di Daniele Interrante e Melissa Satta, ma vabbè. 7) Il rientro di Alessandra Pierelli in studio è stato decisamente scoppiettante. L’esuberante ragazza, accusata di avere poca personalità, ha affermato: “Sono diplomatica di natura, però che c’entra, se mi si tocca sul vivo, se mi si tocca il privato, io tiro fuori le unghie eccome! Che so, se sono nel traffico e uno mi suona mi so difendere.” In pratica se le rapisci un parente lei è impassibile, ma se le fai le corna al semaforo è capace di ucciderti a colpi di crick. Non fa una piega. Ha poi aggiunto: “L’isola mi ha insegnato tanto. Ho fatto esperienze che altrimenti non avrei mai fatto nella vita: mangiare pesce crudo, pollo avariato…” Ah, cavoli. Ora può andare alle riunioni dei reduci del Vietnam con la consapevolezza di averne passate almeno quanto i veterani. 8) MASSIMO CECCHERINI: più che la “presenza” di Ceccherini, ha fatto parlare l’assenza perché effettivamente dell’ intervista registrata con la conduttrice c’è ben poco da dire. S’è scusato e amen. L’unica cosa che ha lasciato perplessi è che questo povero uomo sia ancora lì ai Caraibi. Cos’è ‘sta storia? Sicuro che fosse proprio in Honduras? Non è che finita l’intervista Ceccherini indossa di nuovo la sua tutina arancio e lo rinchiudono a Guantanamo con l’ accusa, pesantissima, di aver rotto le uova nel paniere alla conduttrice più famosa d’Italia? (Nota: strano a dirsi ma il breve momento della registrazione, lo studio vuoto, la mancanza del consueto clima “adrenalinico” e il look dimesso della Ventura, dava un aspetto insolitamente umano a entrambi.) p.s. Qualcuno mi sa dire perchè non c’era Den Harrow? Vista la schizofrenia del tipo, era a cogliere violette con un gruppo di suorine del sacro Cuore o a picchiare nigeriani alla stazione centrale?

E che sarà mai!

Quelli di Ikea si scusano tanto se nel tentativo di chiudere un loro divano letto modello Lycksele a qualche acquirente s’è mozzato un dito. Forse è ora che qualcuno spieghi a ‘sti svedesi che un dito mignolo penzolante non si rimonta con due viti parker e un avvitatore come una libreria Billy, ma vabbè, non facciamo i difficili.

Perchè io c’ho dei valori!

Peccato che la ragazza sia svogliata, perchè se Flavia Vento aggiornasse con regolarità il suo IL BLOG , per quel che mi riguarda “Zelig”, “Viva Radio 2” e “La grande notte” potrebbero pure chiudere domani. Ecco gli ultimi, deliranti scritti di Flavia: giovedì, 14 settembre 06 vergogna vergogna…vergogna…delle volte mi chiedo quanto questo mondo faccia schifo..non tanto il mondo,ma le persone..vergogna..sento gli urli dei bambini…lo schifo dei pedofili…lo schifo di guantamano…lo schifo della guerra…gli animali uccisi..i cani in gabbia…vergogna…facciamo qualcosa ribelliamoci ,organizziamo una grande manifestazione…non si puo’ piu’ stare fermi …vergogna. Questa sente urla di bambini, cannonate e guaiti e pensa ad una manifestazione? Uno squillo a Padre Amorth no? mercoledì, 04 ottobre 06 manifestazione non sto giocando..il 22 settembre ore 11 campidoglio manifestazione per i canili,gli animali nei circhi,la guerra,le prostitute,e tutto cio’ che fa schifo in questo paese.io ci saro’ .venite numerosi vi prego. Tutto qui? E per i celiachiaci bellunesi, i canoisti umbri, gli opossum metereopatici, i gondolieri mastelliani e i vestiti della Perego non si protesta? giovedì, 05 ottobre 06 22 ottobre 22 ottobre venite ma solo quelli che credono veramente nel bene Io ci credo nel bene. Per il bene del nostro cinema, per esempio, spero che Mimmo Calopresti rinsavisca al più presto perchè per citare il titolo di una sua nota pellicola, è vero che la parola amore esiste, ma esiste pure la parola “rincoglionimento”, mai sentita? 16 ottobre cari ragazzi,per organizzare al meglio la manifestazione la data cambiera’.ho deciso di fare una manifestazione solo per la tutela dei diritti degli animali,per cercare fondi per i canili,ciotole o coperte o anche cibo.tra poco sapro’dirvi la data esatta spero che venite in tanti per tutelare queste poveri animali,che vengono abbandonati. Insomma, tutto lo stivale freme per sapere quando cavolo si fa ‘sta manifestazione per le ciotole al Campidoglio, io stessa ho visto con i miei occhi una delle due sentinelle del Milite ignoto con un pacco di croccantini Purina sotto l’ascella e Flavia continua a rimandare? E che diamine. “Queste povere animali” fanno pena anche a me. E aggiungerei: “Siamo una squadra fortissimi!”. (Ora sappiamo chi è il paroliere di Checco Zalone).