La dieta Dukan: meglio Scientology

Ho letto il libro âLa dieta Dukanâ e ho finalmente capito la ragione di un successo mondiale senza precedenti. La dieta del dottor Dukan funziona, irretisce e raccoglie frotte di pingui proseliti in ogni angolo del globo, perchè non è un regime dietetico, no, è Scientology. Eâ un credo in grado di intaccare anche lâateismo più ostinato e coriaceo. Finisci di leggere la dieta Dukan e tocchi delle punte di fanatismo tali che saresti capace di farti saltare in aria nella prima friggitoria allâangolo. Pensi che ci sia un Paradiso con 72 oli vergini che ti aspettano. Il motivo è semplice: Dukan è il genio del male. Leggi le sue teorie e dici: i suoi detrattori non hanno capito nulla, non è la dieta a essere squilibrata, ma è il dottor Dukan a esserlo, squilibrato. La leggi e dici: questo non è un manuale per dimagrire , è il Mein kampf della bieta scondita. Eâ unâaccozzaglia di teorie bislacche e piuttosto che seguirle mi tengo il peso specifico del cemento idraulico. E manco a dirlo, dopo tutta una serie di ragionamenti lucidi e assennati, chiudi il libro e ti ritrovi a seguire religiosamente la dieta Dukan.
E allora, visto che io mantengo saldo il mio spirito critico anche al secondo giorno di fame (e vi garantisco che la mia, in questo momento, è la fame di tutti i neonati del mondo), vado ad analizzare i punti chiave di questa dieta in modo che chi non câè ancora cascato, possa abbandonare il proposito. Intanto, la dieta è suddivisa in quattro passaggi fondamentali: attacco, crociera, consolidamento, stabilizzazione. I nomi non sono scelti a caso. La prima fase si chiama attacco perchè dopo sessantaquattro minuti circa di dieta Dukan ti prende un attacco di fame che se non reperisci una braciola entro otto secondi addenti il bicipite del controllore sul tram. La fase crociera è così denominata perchè dopo una settimana di Dukan ti mangeresti anche Schettino e al passaggio di un vassoio di babà fai lâinchino e ti commuovi pure. Quella detta âconsolidamentoâ si chiama così perchè alla terza settimana lâidea che tu stia facendo una boiata è definitivamente consolidata. E infine câè la stabilizzazione, che più o meno significa questo: dopo un mese di fame oscena , il tuo umore si è stabilizzato su quello di uno schizoide omicida. Detta così, sembra che il dottor Dukan tenga i suoi pazienti a stecchetto. E invece no, la furbata è che in teoria, il malefico, ti dice di mangiare quanto vuoi. Il problema è che la prima settimana puoi ingurgitare solo proteine, per cui le cose sono due: o uno si autoregolamenta da solo o dopo il sesto filetto al sangue gli spuntano i braccini retrattili del t-rex del Cretaceo.
Ovviamente il dottor Dukan prova a infiocchettarti il pacco nelle maniere più bieche. Per esempio, proponendoti delle scoppiettanti alternative al trittico più deprimente della storia dopo quello Moggi â Giraudo â Bettega, ovvero carne-uova-yogurt, e cioè IL TOFU. Che voglio dire, fa schifo perfino il nome, figuriamoci masticarlo. Oppure ti invita allegramente a saziarti a volontà di lingua di vitello e agnello, roba che se provi a ordinare un piatto del genere al ristorante ti ritrovi lapidato dagli animalisti prima dellâammazzacaffè. O perchè no, in alternativa alla bresaola, puoi abbuffarti di seitan, tempeh e di golosissime proteine-di-soia-testurizzate. Ecco. Io so di gente che ha provato a imbarcare su un volo di linea la soia testurizzata ed è stata incappucciata e portata via dai reparti speciali dellâantiterrorismo. Dukan non ti dice neanche di mangiare scondito, ci mancherebbe. Ti chiede solo amabilmente di evitare lâolio dâoliva e di sostituirlo con quello di vaselina. Avete capito bene. La vaselina. Che uno si chiede se âsto tofu se lo deve solo mangiare o a sodomizzarlo pure câè un ulteriore dispendio di calorie. Infine, Dukan si raccomanda di consumare un cucchiaio e mezzo al giorno di crusca perchè dà appagamento psicologico. E qui è chiaro che il dottore vaneggia. Se il dottore mi vuole consolare psicologicamente dopo sette giorni di fesa di tacchino a colazione, sostituisca la crusca con Ryan Gosling a volontà , allâora della merenda, grazie.
Poi ci sono tutta una serie di concessioni alimentari che andrei ad argomentare. Eâ permesso mangiare in abbondanza ostriche, aragoste, scampi, tartufi di mare e capesante. Certo. Dieci giorni di aragoste e una si ritrova trionfalmente entrare sì in una quaranta ma anche nella lista dei pignoramenti bancari 2012. In tutto ciò, Dukan garantisce che la fame sparisce entro tre giorni. In compenso, al primo calo glicemico, potrebbero apparirvi Padre Pio, Mike Bongiorno e i dodici apostoli, ma sono inezie. I veri deliri però iniziano quando il dottore comincia a parlare dellâimportanza del fattore-freddo. Ovvero. Se bevi freddo consumi calorie. Ma anche se mangi freddo. Pure se ti copri poco e prendi un poâ di freddo. Se ciucci sei ghiaccioli senza zucchero consumi 60 calorie. E se fai una doccia fredda consumi 100 calorie. Insomma, ci vuole poco a capire che con la broncopolmonite fulminante e un mese a nutrirti con la cannuccia puoi perdere anche 15 chili. Che poi messa così uno non sa neanche più se Belen gira vestita con la canotta a dicembre perchè le piace mostrarsi o perchè fa la Dukan. E infine, câè la faccenda delle controindicazioni, che poi ha regalato a Dukan una fitta schiera di detrattori. La dieta iperproteica affatica i reni. Dà affaticamento, causa stitichezza, provoca la caduta dei capelli e regala lâalito di un cinghiale costipato. Della serie: è la lista dei sintomi post-Dukan o lo stato di salute di Angelino Alfano dopo i risultati elettorali? Ed è inutile che i fan della dieta ricordino al mondo che lâha seguita anche Kate Middleton a una settimana dal matrimonio: ora ho capito il perchè di quella faccia. Non era lâidea di ritrovarsi quella suocera a vita, ma i postumi della Dukan. E ora scusate ma vi lascio perchè devo seguire un principio ferreo della dieta del professore: trenta minuti di camminata al giorno. Che poi sono esattamente quelli che mi separano dal primo Mac Donaldâs di zona. Voi continuate pure la Dukan. E âStay hungry, stay foolish!â. A me sono bastati due giorni, da folle affamata.