Nella sala pesi della Virgin si va per eleganti e…
“Beh, allora che fai per il tuo compleanno?”. “Eh,…
"Beh, allora che fai per il tuo compleanno?". "Eh, questo questo e questo". "Guarda, brava cazzo, te lo meriti". "Selvà , ma che fai per il compleanno?". "Eh, questo questo e questo!". "Fai bene, brava, te lo meriti!". "Selvaggia ma te che fai per il compleanno, ci sei?". "No guarda facc..". "Te lo m..". "Me lo merito sì". Oh, do proprio l'impressione di una che fa trenini tutte le sere eh?
Ma un congiuntivo della Satta ha ucciso…
Ma un congiuntivo della Satta ha ucciso definitivamente twitter o sbaglio?
Comunque, ieri Corona è stato 5 ore in manette e…
Comunque, ieri Corona è stato 5 ore in manette e nessuno lo dice. Soprattutto, nessuno dice che visto che una sera sì e l'altra pure non rispetta l'ordinanza per cui dovrebbe stare a casa alle nove di sera, non si capisce a che serva 'st'ordinanza. Ad accumulare punti fargola sulla tessera denunce?
La copertina di Diva e donna di questa settimana…

La copertina di Diva e donna di questa settimana è uno dei più clamorosi e esilaranti fotomontaggi mai visti nella storia dell'editoria. Capisco l'urgenza di avere il premio Strega Minetti in copertina, ma l'amica Chips versione trash- Frankenstein è una roba inguardabile: la testa è quella staccata a una gallery di qualche giorno fa (http://milano.corriere.it/gallery/milano/07-2012/minetti_cruciani/01/nicole-minetti-boutique-cruciani_54bfcdea-d241-11e1-8c20-46cab27756be.shtml#3), la spalla destra è quella di un rugbista avellinese, la sinistra quella di una pallavolista dodicenne, il costume e le tette sono di dubbia provenienza ma non sono certa siano della Minetti, i braccialetti tricolore Cruciani di cui la nostra è testimonial sono stati aggiunti al polso come tocco finale. E puzzano pure di marchetta. Ah, ovviamente interessante anche lo sfondo. O la Minetti è stata travolta da uno tsunami durante lo shooting o anche quello è una bella spennellata di photoshop finto oceano. Ma io dico: il grafico si fa di crack?
Elogio della Santarelli che sdogana le smagliature
Il mio pezzo su Libero di oggi:
Le donne lo sanno bene. Ci sono due cose irreversibili in questa amara vita terrena: la morte e le smagliature. Che poi, a dirla tutta, qualcuno dallâaldilà racconta pure di essere tornato, ma ad oggi non esiste prova o testimonianza attendibile della reversibilità della smagliatura. Non esiste donna in grado di sostenere che quellâodioso reticolato di crepe biancastre possa essere cancellato e sconfitto. La smagliatura è la promessa dâeternità che la natura ha deciso di regalare alla donna: una smagliatura è per sempre. Ed è forse per questa idea di cupa ineluttabilità che è sempre stata un tabù. Trovi la star che ironizza sul suo naso, quella che scherza sulla cellulite, quellâaltra che dichiara di avere lo stesso numero di scarpe di unâala dellâNba, ma sulle smagliature câè unâ omertà che neanche sulla mafia garganica. Mai una star che abbia detto: ebbene sì, dopo la prima gravidanza sono tornata in forma a tempo di record, ma sulla chiappa destra mâè rimasta tatuata la foce a Delta del Mississipi. Mai. Perfino le paparazzate al mare, quelle fatte a tradimento, col sole allo zenit (e si sa che il sole allo zenit è il massimo amplificatore di tutti i difetti, roba che in quellâora del giorno tutte le donne in bikini dotate di senno dovrebbero scegliere il coprifuoco come durante i bombardamenti aerei), hanno mai immortalato una smagliatura come Dio comanda. Florilegi di ginocchia flaccide, seni cadenti, culotte de cheval e perfino cicatrici da liposuzione, ma mai un bel primo piano di una coscia infestata da quegli odiosi rampicanti madreperla. Finchè non è arrivato il sorprendente colpo di teatro di Elena Santarelli, che a sorpresa, su twitter, ha postato due foto che non tâaspetti da un sex symbol di quelli indiscutibili e statuari e , soprattutto, da una che qualche anno fa aveva dichiarato con rara spudoratezza: âIl seno nuovo è stato il più proficuo investimento per la mia carrieraâ. Le foto in questione sono due primi piani delle sue cosce sì tornite, ma pure segnate da qualche inconfondibile striatura biancastra. Che Elena, sempre nei tweet che vi sto descrivendo, presenta ai suoi followers con tanto di nomi di battesimo per le sei smagliature immortalate: Genny, Mary e Frida quelle a sinistra e Gina, Pina e Lina quelle a destra. Il tutto, corredato di hashtag #vivaleimperfezioni. Ebbene sì. Sto per tessere le lodi di una showgirl bionda, alta 1,80, con calendario/tetta finta in curriculum e accasata con un calciatore, ma giuro, non sto fumando foglie dâassenzio essiccate. Sono lucidissima. Perchè Elena Santarelli non ha solo dimostrato di essere un raro esempio di autoironia in un mondo di sciacquette che passano le giornate a twittare le foto del piede fresco di pedicure e a ritwittarsi complimenti sui loro shatush così-belli-che âsembrano-naturali-mio-dio-voglio-lâindirizzo-del-tuo-parrucchiere, ma anche di essere la moderna paladina di una micro rivoluzione del costume: Elena Santarelli ha ufficialmente sdoganato la smagliatura. Come la Carrà ha sdoganato lâombelico, Silvio la bandana, Bersani il peroncino, Casini il divorzio e Conte il parrucchino. La Santarelli è una rivoluzionaria, è il Che Guevara dellâimperfezione. E io gliene sono grata. Soprattutto perchè non è la Littizzetto o una qualsiasi racchia che con lâempatia e la paracula identificazione delle brutte ci si compra la casa al mare. Le sono grata perchè è disgustosamente bella ma è banalmente imperfetta, come tutte, e ha scelto di raccontarcelo. E un coming out del genere, per una che fonda la sua carriera su meriti estetici più che su competenze umanistiche, è ancora più apprezzabile e coraggioso. Certo, una cosa va detta. Quelle che la Santarelli chiama smagliature, potrebbero anche sembrare la zampata di un coniglio nano. Diciamo che una donna media, dopo una gravidanza, sulle cosce ha lo stradario di Los Angeles e Elena ha il reticolato di viuzze di San Gimignano, ma è il gesto, quello che conta. E il gesto della Santarelli, su twitter, web e giornali ha ricevuto, meritatamente, così tante lodi,encomi e consensi che ora ho solo un raccapricciante timore: non è che domani Sarkozy metterà su twitter le foto delle sue chiappe smagliate?