Il mio pezzo su Libero di oggi su alcune…
Il mio pezzo su Libero di oggi su alcune inquietanti categorie di turisti italiani:
Ci sono categorie di turisti che non hanno nulla a che fare col normale flusso di vacanzieri allâestero, né con i trattati sociologici sugli italiani in ferie e neppure con le gag naif dei cinepanettoni più sgangherati, ma con quella cosa ben più misteriosa e complessa denominata âparanormal activityâ. Esistono infatti delle tipologie di turisti che andrebbero studiate direttamente da medium ed ufologi esperti, in quanto i loro comportamenti non rientrano nella sfera dellâumano. Vado ad elencarle.
a) quelli che prenotano quindici giorni un bungalow immerso nellâacqua con vetro trasparente attraverso il quale puoi vedere pure i trigoni accoppiarsi al tramonto e non sanno nuotare. E non pensate che sia una specie rara perché di gente allergica allâacqua che va nel Mar Rosso convinta che al suo arrivo si aprano le acque come a Mosè, ne ho vista tanta. Solitamente si tratta di coppie in viaggio di nozze che hanno scelto dal catalogo il viaggio più costoso costringendo amici e parenti a collette disumane, con cugini di terzo grado obbligati a rapinare la farmacia sotto casa per partecipare, che una volta sbarcati sullâatollo corallino, vivono come ectoplasmi. Appaiono solo allâora del buffet o li vedi al tramonto, passeggiare sul bagnasciuga, col giubbino salvagente mano nella mano come fossero sulla prua del Titanic impennata a pochi secondi dallâaffondamento. Non di rado, la coppia scoglionatissima, si fa quindici anni di carcere duro nelle prigioni tailandesi perché poi, in aeroporto, viene fermata con la valigia zeppa di conchiglie e paguri, arraffati a due ore dalla partenza sulla battigia, per tentare di convincere il parentame di essere reduci da quindici giorni di escursioni in mare aperto con i migliori apneisti dellâAsia orientale.
a) quelli che hanno preso un aereo e non sanno minimamente in quale punto del mappamondo si trovino. Tu sei lì che guardi lâorizzonte e loro ti fanno: âBello però âsto Sahara, eh?â. âGuardi, qui siamo nel Sinai, non câè il Saharaâ. âAh, già , il Sahara sta più a sudâ. âNo, più a sud câè solo il Mar Rossoâ. âAh ecco, allora a sud lâAsia in pratica finisceâ. âLe do una notizia: qui siamo in Africa, non in Asiaâ. â E io me credevo che lâAfrica era quella dei safariâ, âSì, magari in Tanzania, ma non è che a Sharm si fotografino le zebre dai finestrini o câè gente divorata dai leoni nel tragitto da qui al negozio dei souvenirâ. Ecco, il giorno in cui le agenzie di viaggio capiranno che è pieno di vacanzieri che non sanno neppure dove vengano scaricati dai charter, dirotteranno migliaia di turisti in Aspromonte convincendoli che è il deserto dellâArizona e quelli, tutti contenti, finiranno a fare il gioco aperitivo con qualche latitante della ândrangheta che dopo aver tentato di obiettare qualcosa del tipo âQui comando ioâ, verrà pure scambiato per capovillaggio.
c) quelli che prenotano le vacanze in un hotel 5 stelle lusso fronte mare a sedici ore di volo da casa perché devono staccare e trascorrono le ferie in reception perché è lâunica zona in cui câè il wifi. Dopo una settimana lì, tra il banco informazioni della hall e la porta dâingresso dellâhotel, il tizio tornerà in Italia e alla domanda: âComâera Bali?â risponderà : âMe ne avevano parlato bene e in effetti i checkout allâora del tramonto sono davvero indimenticabiliâ.
d) quelli che hanno il braccialetto âall inclusiveâ nei villaggi e pur di sfruttare al massimo la formula tutto incluso, mangiano e bevono come se non ci fosse un domani. Tu sei lì che stai andando a dormire allâuna di notte e li intravedi al bar con un cimitero di ombrellini sul tavolo, hotdog fumanti e il braccialetto sul polsino della camicia che sfoderano in direzione dei camerieri inermi come Spiderman nellâatto di lanciare le ragnatele. Inutile dire che se codesti individui venissero bloccati da un rapinatore in un vicolo cieco di Madras e il delinquente dicesse: âO il braccialetto Valtur o il Rolexâ, quelli si sfilerebbero il Daytona senza manco pensarci.
e) quelli che hanno rapporti malati o perversi con le piscine. Fateci caso: la piscina è la cartina di tornasole di tutti gli psicopatici più temibili del pianeta. Fossi nellâfbi io studierei il comportamento dei sospettati attorno a una vasca dâacqua qualunque e sono certa che dopo dieci minuti di attenta osservazione stanerebbero i peggiori criminali. Câè gente che punta la sveglia alle sei e venti del mattino per mettere gli asciugamani sui lettini fronte piscina e si sente argutissima. Ne consegue che alle sei e venticinque è già nella sala colazioni non per mangiare la brioches ma per tirare la sfoglia coi cuochi. Câè gente di cinquantasei anni suonati in piscina con maschera e tubo per vedere non si sa cosa, se i calli ai piedi, le fughe nere tra una mattonella e lâaltra o i culi delle bagnanti.
Câè gente col mare più bello del mondo a venti metri che trascorre venti giorni di vacanza nella piscina dellâhotel, roba che a uno verrebbe voglia di dire âFacevi agosto nellâolimpionica di Assago e risparmiavi quei cinquemila euroâ.
f) quelli che riprendono con la videocamera il buffet dei dolci. Ecco, io quando penso che questa gente vive, lavora, prende la metropolitana, si muove attorno a noi, ho molta paura. Perché un individuo sente la necessità di conservare in casa la prova filmata dellâesistenza di una torta al pistacchio fuori dai confini italiani? Cosa cova? Quali propositi perversi può meditare un uomo così torbido da filmare vasetti di pannacotta? Ma soprattutto, esiste un onlus che si occupi di proteggere e fornire assistenza ai disgraziati che saranno costretti alla visione casalinga dei video di buffet di dolci?
g) quelli che ti fai venti ore di aereo con sei scali e una differenza di dieci ore di fuso orario rispetto allâItalia per sentirti lontano da tutto e quando capiscono che sei italiano, vogliono condividere con te le ultime su Belen e tutto il gossip nostrano. Che tu torni da unâora di snorkeling sulla barriera corallina oceanica e dici: âHo visto un chirurgo e un balestra fantastici!â. E loro ti fanno: âBeh, dove câè Renato Balestra câè sempre un chirurgo. A proposito, ma la Minetti è rifatta?â.
Paranormal activity, appunto.