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Il rispetto per le donne

Ieri era la giornata contro la violenza sulle donne. Volevo scrivere un post sul fatto che bisognerebbe partire dal linguaggio, ma poi non ho avuto tempo, mi sono detta “lo farò”. Poi leggo i commenti al post su D’Alessio e trovo una frase di un tizio che mi scrive “Muori zoccola”. Di solito questa roba arriva da nickname, invece in questo caso no, lui, questo Marco Taranto ha nome, cognome, faccia, profilo aperto con foto, ci informa che lavora alla Tirrenia, che vive a Arzano e via dicendo. Questo significa una sola cosa: che per lui e per quelli come lui, rivolgersi così a una donna è legittimo.

Lo “zoccola!”, gli scappa come uno starnuto. E allora Marco Taranto, beccati il tuo momento di gloria. Potevo fregarmene, ma a certi uomini bisogna insegnare a stare al mondo, oltre che sui social, altrimenti la storia della violenza sulle donne diventa solo una scritta su una t-shirt. E invece è prima di tutto rispetto, che parte dalle parole.

Comments

mary
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Cara Selvaggia, il vicino di casa è un barbiere e i suoi clienti parcheggiano puntualmente al mio posto, nel piazzale del condominio in cui vivo da sempre. Ciò nonostante non mi sono mai lamentata e ho sempre risolto il fastidio con una strombazzata di clacson per far spostare le macchine. Fino all’altro giorno: posteggio occupato, suono il clacson. Nessuno si presenta. Aspetto. Con calma esce un tizio, sposta il furgone e mi fa un gestaccio. Lì non ci ho più visto, sono entrata dal barbiere e seppur concitata ma non volgarmente, ho chiesto spiegazioni. Di tutta risposta mi sono sentita dire che potevo anche aspettare due minuti invece di rompere….. di fronte alla mia alterazione prende la parola un altro cliente, fra l’altro straniero (credo albanese) che mi da della matta e mi dice di tornarmene a casa mia dove, evidentemente, devo avere dei problemi seri perché sennò non andrei in giro a fare scenate. Il tutto condito dal silenzio del proprietario del negozio e degli altri clienti presenti. Scommetto però che se fossi stata un uomo o uno di loro forse non si sarebbero divertiti alle mie spalle. Il rispetto delle persone parte dall’ educazione e ha ragione Franco, il papà di Andrea il ragazzo autistico, quando sostiene che a scuola andrebbe istituita la materia di educazione sociale, ma purtroppo sono certa non basterebbe, perché per sradicare tale ignoranza bisognerebbe rinascere e non è detto che saremmo comunque persone migliori!

Valeria
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Fossi in lei lo querelerei; c’è questa idea, chissà perchè, che sui social network uno può dire quello che vuole perchè tanto l’impunità è garantita: beh cocco, non è così, adesso paghi tanti bei soldi per non aver saputo collegare il cervello alla tastiera. (E poi c’è crisi, perchè non guadagnare dove si può?)

adri
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Mi associo…il rispetto è parte di noi, se ce l’hai non ti viene in mente di disprezzare…neppure a parole. Dissenti, discuti dibatti ma non disprezzi. Purtorppo sappiamo bene che uesto atteggiamento aggressivo il più delle volte è frutto di picolezza mentale ….e allora non risolvibile a breve ma slo punibile. Comunque andrebbe punito ma in un paese dove le figure istituzionali si insultano e insultano pubblicamente non viene data importanza alla parola che, invece, è i primo sintomo.Purtroppo le notizie su bullismi di vario genere e babysquillo non fanno sperare bene neppure per il futuro…..sob sob. Come reagire se gli educatori sono i primi a non essere educati?

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