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Brocchi e Gattuso: e le prove?

Come faceva notare oggi l’amico Valerio Palmieri su facebook, questa storia di Gattuso e Brocchi indagati e sbattuti in prima pagina per l’inchiesta calcioscommesse, fa riflettere su parecchie cose. Secondo l’analisi dei tabulati, Brocchi e Gattuso hanno parlato al telefono con un tizio losco dedito alle scommesse, ma non si sa cosa si siano detti. Certo, hanno comunicato proprio nelle date in cui si sono giocate alcune partite, ma se davvero il tizio chiedeva maglie o biglietti come ha detto Brocchi, mi pare abbastanza normale. E comunque, anche se fossero colpevoli, mi pare che al momento, a meno che chi indaga non ometta qualcosa di fondamentale, non è che non ci sia una prova regina. Non c’è neanche una prova operaia. Dovessero indagare tutti i calciatori che hanno rapporti con gente losca, mi sa che dovremmo adibire gli stadi a carceri, visto che notoriamente i calciatori sono circondati da gente ambigua per i più svariati motivi. Questo però non vuol dire che siano in affari con loro. Una cosa è certa: spero che alla fine l’indagine su Gattuso e Brocchi non si riveli fuffa, perchè se sono stati sputtanati così, aggratis, c’è da scommettere sì. Ma su chi sarà il prossimo a cui tocca la gogna pubblica per aver mandato qualche sms alla persona sbagliata. Io per esempio ne ho mandato qualcuno a Corona la sera prima che scappasse in Portogallo. Potevo finire indagata per favoreggiamento, chissà, o comunque sputtanata sulla fiducia. E ricordiamolo: tra la gogna e l’eventuale assoluzione, passa un sacco di tempo, tempo in cui l’ombra e la vergogna, alla fine, non te li risarcisce nessuna sentenza.

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