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Ma tu guarda il caso

Siccome la mia casella di posta elettronica è da giorni letteralmente intasata da mail in cui mi si pongono complesse domande sulla teoria tolemaica del cosmo e sulla rivoluzione copernicana, rispondo qui sul blog una volta per tutte: no, le foto del famigerato incontro a luci rosse tra Diego Conte e Brigitta Bulgari io nei camerini o durante le pause pubblicitarie de La Talpa non le ho viste.

Però un mio gentile lettore ha pensato bene di inviarmele via mail e vi posso dare un’anticipazione: grazie alla mia preziosa segnalazione, una giuria tecnica ha deciso di togliere il premio “World Press Photo 2004” ad Arko Datta, autore della foto in cui una donna indiana piange accanto al corpo del figlio dopo lo tsunami e ha deciso di consegnarlo all’autore del memorabile scatto che ritrae Brigitta Bulgari chinata sulle mutande di Conte per accertarsi che l’etichetta abbia la dicitura “lavare a sessanta gradi” e possa così buttarle in lavatrice con le lenzuola. Il video, invece, me lo sono persa. Però un altro gentile lettore mi segnala l’esistenza di un sito che lo mette a disposizione dei navigatori. A pagamento. Siete grandi e vaccinati per cui, fate un po’ quel che vi pare. C’è gente che spende decine di euro per scaricarsi le suonerie de “La Rana Pazza”, per cui figuriamoci se mi stupisco se qualcuno decide di spendere soldi per vedere Diego Conte in versione hard. E comunque Diego Conte, secondo il mio modesto parere, ha la tipica faccia di quello che non ci impiega molto a sbrigare la pratica, per cui, come si legge sul sito, questo è il costo delle tariffe al minuto (2,40 € sc.risp.+ 2,34€ minuto da telefono fisso; 0,18 € sc.risp.+ 2,20€ minuto da cell. TIM; 1,20 € sc.risp.+ 3,12€ minuto da cell. VODAFONE. 0,15€ sc.risp.+ 1,86€ minuto da cell. WIND), ma se tanto mi dà tanto il video dura una decina di secondi. Il sito è QUESTO. Vale una visita solo per leggere la credibilissima versione dell’accaduto. Sul sito infatti, l’esistenza del video viene spiegata così: “Questi che raccontiamo sono i retroscena di un video incredibile, nato da un casuale intersecarsi di eventi, ma che, certamente, non passerà inosservato. L’obbiettivo indiscreto di una telecamera rimasta accesa ha registrato una situazione molto intima che nessuno avrebbe mai potuto immaginare neanche nel più audace dei reality e che non si sarebbe mai dovuta diffondere. Il materiale che è nato da questa dimenticanza è risultato essere davvero interessante, ma soprattutto è ormai entrato in nostro possesso! Protagonisti di questa vicenda sono due personaggi ormai famosissimi. Lei è la bellissima Brigitta Bulgari, il sogno di ogni uomo, la dea incontrastata delle fantasie più piccanti, la biondissima stella di “Cronache marziane”. Lui è il bel intellettuale, il ragazzo più corteggiato del momento, il sensualissimo Diego Conte, arrivato al successo sul trono di “Uomini e donne” e diventato, in brevissimo tempo, l’idolo di tutte le donne, anche lui sogno proibito di moltissime ragazze, approda poi, con tutta la sua carica di fascino, nel programma televisivo “La talpa 2”. L’incontro tra questi due sex symbol non poteva che innescare l’esplosivo più potente di tutto il web, un evento che non lascerà indifferenti. La domanda ora è come sia stato possibile essere riusciti a girare un video di questo tipo, senza che i due se ne siano accorti e soprattutto come sia stato possibile entrarne in possesso. Come, lo diciamo subito. Diego Conte è stato invitato a Budapest da una società ungherese per partecipare ad un programma televisivo ed essere intervistato da alcuni giornali. Tema centrale dei servizi, il confronto tra i reality show in Italia e quelli in Ungheria. Naturalmente non poteva mancare una madrina d’eccezione come Brigitta Bulgari, perché oltre ad essere una bella presenza per la buona riuscita del lavoro, era anche una guida perfetta per l’ospite e un’ ottima interprete per la traduzione dall’ungherese all’italiano. Una scelta ideale e quasi d’obbligo per la società organizzatrice.

In questa occasione i due si sono conosciuti e sono stati protagonisti anche di un servizio fotografico in esterni, per le bellissime vie di Budapest, e di alcune pose realizzate nella suite di un grande albergo, che servivano alle testate giornalistiche per arricchire gli articoli. Molte di queste foto siamo riusciti a renderle disponibili sempre su questo sito. Come si è arrivati ad ottenere l’incredibile video? Se siete pronti ci arriviamo. I ragazzi sono stati sempre seguiti da un operatore, con tanto di telecamera, ingaggiato per effettuare il backstage di tutto il lavoro. Tutto questo si intuisce dalle parti del video che precedono i momenti più caldi. Proprio in camera d’albergo, l’operatore, dopo le ultime foto scattate, ha appoggiato la telecamera su un tavolo, lasciandola sbadatamente accesa ad inquadrare una porta e un divano. Quello che è accaduto dopo che la troupe è andata via e Diego e Brigitta sono rimasti soli per riposarsi un attimo e farsi una doccia prima di andare a pranzo, è qualcosa d’inaspettato ed eccitante. Si vede chiaramente che da una conversazione tra i due, nasce una complicità e un feeling particolare che li trascina all’inevitabile conclusione, frutto di un’attrazione irrefrenabile. In fondo chi mai sarebbe stato capace di resistere alla conturbante avvenenza di Brigitta? L’occhio della telecamera entra nella loro privacy per registrare e documentare la passione che lentamente li travolge e li rende protagonisti di questo sensazionale video che non lascia nulla all’immaginazione, un cocktail audace e intrigante che va consumato senza prendere fiato. Inconsapevoli di essere spiati, si lasciano andare. Il caso ha voluto che Diego Conte e Brigitta Bulgari firmassero una liberatoria per cedere tutti i diritti di ciò che era stato realizzato in quei giorni, dall’apparizione televisiva al servizio fotografico, incluso, naturalmente, il video del backstage con specificata la dicitura “nella sua versione integrale e completa di ogni sua parte”, senza immaginare minimamente che cosa contenessero quelle cassette. Oltre alle immagini di backstage, le registrazioni hanno immortalato, per caso fortuito, immagini tanto hard che nessuno avrebbe mai dovuto vedere… …ma ormai è troppo tardi!” Ora sulla storia sapete davvero tutto. E mo’ qualcuno s’azzardi a dire che il mio non è un blog di servizio. p.s Mi scrivono ancora via email: “Il video si può vedere, basta scaricarlo da emule, 10 minuti di pura finta… !! Addirittura c’è qualcuno che zoomma !”

Sveglia!

La gente con evidenti disturbi della personalità non si linka, per cui pur essendo contraria ai post in cui ci si capisce più o meno da soli, questa volta farò un’eccezione.

Scopro che il titolare di una specie di sito che ovviamente dichiara di non leggere questo blog (chiamatelo pure “er penombra”, se vi va), ha preso per vere delle cose che ho scritto a proposito de “La Talpa” e più precisamente sul direttore di “StarTv” Roberto Alessi. Ora, capisco che siccome il mio blog si occupa principalmente di filologia romanza e di anatomia comparata, è facile prendere sul serio tutto quello che scrivo su queste tediose e impegnative pagine web. Però ecco, giusto un clamoroso beccaccione poteva non capire che la mia era una cronaca ironica della serata, NON la reale cronaca della serata. Per farla breve, una settimana fa circa scrivevo su questo blog: “…Infine, e questa è l’accusa bomba che Paola e Lucio non mi perdoneranno mai, devo segnalare un grave caso di pubblicità subliminale all’interno del programma. So che nessuno se ne sarà accorto perché Roberto Alessi è una vecchia volpe e riesce a fare pubblicità al giornale di cui è direttore senza diventare mai esplicito, senza mai rischiare la marchetta manifesta, senza mai fare nomi o dare indicazioni precise ai telespettatori. Ma sono certa che come me, i lettori di questo blog sapranno leggere il velato sottotesto, riusciranno a scorgere il messaggio subliminale che si nasconde nell’oscura e ambigua frase del direttore pronunciata ieri durante la diretta. Eccola: “Su Star Tv in edicola venerdì c’è la versione di Diego Conte, un amico di Star tv, che racconta in esclusiva a Star Tv la storia del tranello che gli avrebbe teso Brigitta Bulgari, un’amica di Star tv, con la quale avrebbe copulato su alcuni numeri di Star Tv aperti sulla pagina del borsino tv di Giacomo Airoldi.” Mi spiace per Alessi, per Paola, per Lucio e per la produzione tutta ma ho trovato doveroso scoperchiare la pentola. O si dice chiaramente il nome del giornale che si vuole reclamizzare o si fa pubblicità occulta. …” Era puro cazzeggio, ovvio. E invece er penombra, il beccaccione insomma, cosa va a capire? Che Alessi ha pronunciato davvero quelle parole e scandalizzatissimo nonchè profondamente indignato, scopiazza quello che ho scritto e ci costruisce su una delle sue solite notizie con i seguenti toni (questo qui sotto è solo un riassunto): “NON CONTENTO…DELLA SANZIONE RICEVUTA DALL’ORDINE DEI GIORNALISTI, ROBERTO ALESSI SI E’ TRAMUTATO IN UOMO…SPOT ! Lo scorso 1 novembre ha dato il meglio….(o il peggio?) di sè stesso. Ecco lo stenografico di un suo intervento in trasmissione “Su STARTV in edicola venerdì c’è la versione di Diego Conte, un amico di STARTV, che racconta in esclusiva a STARTV la storia del tranello che gli avrebbe teso Brigitta Bulgari, un’amica di STARTV, con la quale avrebbe copulato su alcuni numeri di STARTV aperti sulla pagina del borsino tv di Giacomo Airoldi.” C’è qualcuno in casa? Sveglia McFly!!!

La notizia Selvaggia / parte seconda

Vi confesso senza falsa modestia che nella vita sono stata scaricata molto di rado, per cui l’idea che al momento mi abbiate “scaricata” in più di duemila non riesce a rallegrarmi fino in fondo. Scherzi a parte, mi riferisco ovviamente alla prima puntata de “la notizia Selvaggia” su TvBlog, in cui la sottoscritta si improvvisa “Gruber de noantri” e riserva le sue consuete gentilezze a quelli di “Matrix”, Chicco incluso. Il video è scaricabile in vari formati: per le connessioni a internet più veloci. Per le connessioni più lente. Per scaricarla su cellulari e PSP. (io il PSP non so cos’è ma conto molto su di voi)

Notizia selvaggia

Tratto da TvBlog: Nasce oggi un nuovo modo di fare comunicazione e informazione. Si tratta de “La Notizia Selvaggia”, un appuntamento video periodico realizzato per i tipi del TvBlog. Con il volto furbetto e sorridente di Selvaggia Lucarelli, due minuti e mezzo di delirio giornalistico, tra verità e non-sense, in un formato audio-video esclusivo e altamente insolito per il panorama web italiano. Il video lo trovate, appunto, sul mitico TvBlog.

I più belli del mondo

Il direttore del mensile<strong> “Max”</strong> mi ha chiesto di stilare<strong> una classifica degli uomini più belli del mondo</strong>. (compresi quelli ritenuti tali da pubblico femminile e riviste ma non necessariamente anche da me) Il risultato delle mie attente, complesse e profonde valutazioni lo trovate, appunto, sul nuovo numero di “Max”. Ora, siccome destino crudele vuole che proprio a questo numero sia allegato il calendario di <strong>Elena Santarelli</strong>, io di invitarvi a correre in edicola sapendo che tra il mio articolo e il topless della Santarelli, darete la precedenza alla sbirciatina alle tette della Santarelli, proprio non me la sento. Per questa ragione ho scelto di pubblicare l’articolo qui sul blog. E l’ho fatto soprattutto per far dispetto agli uomini. Col cavolo che vi fornisco l’alibi “Scusi mi dà “Max” di novembre che c’è un articolo della Lucarelli che mi interessa?”. Assumetevi le vostre responsabilità. Viscidoni che non siete altro. L’articolo: <em><strong>I PIU’ BELLI DEL MONDO</em> (secondo me) </strong> <strong>Ritrovarsi tra le mani la mitica mela d’oro e doverla consegnare al più bello del mondo è un incarico di grande responsabilità. </strong> Vi garantisco che per giorni e giorni ho giocherellato col famoso<strong> pomo della discordia</strong> passandolo nervosamente di mano in mano, ma alla fine ho fatto la mia scelta. Ho afferrato la mela con decisione, ho sostituito il bollino blu con un post-it col mio numero di telefono e l’ho assegnata a colui che secondo il mio immodesto parere è<strong> l’uomo più bello del mondo</strong>. Spero che la consegna della mela provochi conseguenze meno drammatiche di una guerra di Troia. Al massimo qualche rissa in ufficio o dal parrucchiere, mi auguro. <strong>The apple goes to: </strong> <strong>JOHNNY DEPP</strong> Io amo Johnny Depp.<img src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/no/thumb/0/0b/Johnny_Depp.jpg/180px-Johnny_Depp.jpg"align="right" border="1" />
Il direttore del mensile “Max” mi ha chiesto di stilare una classifica degli uomini più belli del mondo. (compresi quelli ritenuti tali da pubblico femminile e riviste ma non necessariamente anche da me) Il risultato delle mie attente, complesse e profonde valutazioni lo trovate, appunto, sul nuovo numero di “Max”. Ora, siccome destino crudele vuole che proprio a questo numero sia allegato il calendario di Elena Santarelli, io di invitarvi a correre in edicola sapendo che tra il mio articolo e il topless della Santarelli, darete la precedenza alla sbirciatina alle tette della Santarelli, proprio non me la sento. Per questa ragione ho scelto di pubblicare l’articolo qui sul blog. E l’ho fatto soprattutto per far dispetto agli uomini. Col cavolo che vi fornisco l’alibi “Scusi mi dà “Max” di novembre che c’è un articolo della Lucarelli che mi interessa?”. Assumetevi le vostre responsabilità. Viscidoni che non siete altro. L’articolo: I PIU’ BELLI DEL MONDO (secondo me) Ritrovarsi tra le mani la mitica mela d’oro e doverla consegnare al più bello del mondo è un incarico di grande responsabilità. Vi garantisco che per giorni e giorni ho giocherellato col famoso pomo della discordia passandolo nervosamente di mano in mano, ma alla fine ho fatto la mia scelta. Ho afferrato la mela con decisione, ho sostituito il bollino blu con un post-it col mio numero di telefono e l’ho assegnata a colui che secondo il mio immodesto parere è l’uomo più bello del mondo. Spero che la consegna della mela provochi conseguenze meno drammatiche di una guerra di Troia. Al massimo qualche rissa in ufficio o dal parrucchiere, mi auguro. The apple goes to: JOHNNY DEPP Io amo Johnny Depp.

Lo amo perché da sempre noi donne coltiviamo ideali maschili parecchio contraddittori : vorremmo l’uomo sfuggente eppure rassicurante, angelico ma anche dannato, eccentrico e però prevedibile, bandito e bravo ragazzo . Ideali che mai e poi mai potrebbero coesistere in un uomo solo. A meno che l’uomo in questione sia Johnny Depp. Il fascino di Johnny, oltre che nella sua bellezza sfacciata e atipica, è infatti il suo essere un ossimoro vivente. In lui convivono meravigliosamente due anime: quella dell’ex- rocker maledetto con una certa propensione per le risse, l’avversione più volte dichiarata per il jet set hollywoodiano e la bizzarra abitudine di calarsi in ruoli che deturpano la sua fisicità. Poi c’è l’altra anima: quella di marito romantico e padre premuroso che ha scelto di vivere con la famiglia nella campagna francese. Amo Johnny perché è l’ultimo pirata con le pantofole, il solo corsaro a brandire in una mano la sciabola e nell’altra un mazzo di rose rosse. L’unico zingaro che puoi immaginare nel giardino di casa tua a girare le braciole sul barbecue con due marmocchi attaccati all’orlo dei pantaloni sdruciti. E Johnny è talmente eroe romantico da avere una spiccata predilezione per donne fragili ed eteree (Winona Rider, Kate Moss, Vanessa Paradis), le tipiche diafane bellezze che i pirati romantici vanno a salvare su qualche galeone nemico. Amo Johnny perché è dominato da passioni potenti, perché è sanguigno e devoto: si tatua il nome “Winona” sul braccio”, litiga con Kate Moss e sfascia la suite dell’albergo a cinque stelle in cui alloggia. Mica come i miei ex che i tatuaggi se li son fatti all’hennè e in uno scatto d’ira hanno scheggiato al massimo un piatto del buon ricordo. (e l’hanno pure rincollato alla buona) E infine amo Johnny perché si suicida il suo migliore amico, lo scrittore Hunter S. Thompson, e lui spende un paio di milioni di dollari per organizzargli il funerale con tanto di fuochi d’artificio e cannone a forma di pugnale che a fine cerimonia sparerà le sue ceneri in cielo. “Era un eroe e il mio migliore amico. Voglio che i suoi desideri siano esauditi” ha dichiarato Depp. E alla luce di quest’ultimo aneddoto, direi che Johnny è l’unico uomo dal quale qualsiasi donna accetterebbe di buon grado perfino l’odiosa e temutissima frase: “Mi dispiace ma per me sei solo un’amica”. Signori, non ce n’è per nessuno. E’ lui l’uomo più bello del mondo. VOTO: 10 Gli altri candidati (in ordine di gradimento): GEORGE CLOONEY Nella mitica serie “Er” era il fascinoso dottor Ross, ruolo l’ha reso uno dei più amati sex symbol del pianeta. Parecchi uomini, invidiosi, hanno sostenuto che quello del medico brizzolato sia un banale stereotipo appartenente all’immaginario sessuale femminile e che George abbia perciò avuto gioco facile. Certo, il ruolo l’ha aiutato. Il capello brizzolato pure.

A quell’esercito di uomini livorosi in cerca di alibi, mi tocca però ricordare che se è per questo anche Scapagnini è un medico brizzolato, solo che come playboy mi sa che è tutto fumo e niente arrosto: la sua ex-fiamma Surama, fino a tempo fa, ne esaltava le doti amatorie sostenendo che nonostante l’età non fosse più quella di un ragazzino, era ancora uno da sette volte per notte. Lui gonfiava il petto e confermava orgoglioso. Ora che la sexy Surama l’ha mollato, il dubbio sorge spontaneo: cos’è che Scapagnini faceva sette volte per notte? Gli sciacqui per le gengive? George invece mica è un playboy tarocco. E’ un playboy vero. E soprattutto onesto. Uno che non s’è mai voluto sposare perché, per sua ammissione, non è ancora abbastanza maturo per metter su famiglia. Mica come un Tom Cruise qualunque che ogni volta giura amore eterno e alla stessa età di Clooney è già in procinto di sposarsi per la terza volta. Poi insomma, è andato a vivere su quel ramo del lago di Como, normale che il suo matrimonio non s’abbia da fare. Però già sapere che una può andargli a citofonare e magari infilarsi in casa sua con la scusa di mostrargli le impareggiabili virtù del folletto, rende George non solo mostruosamente bello, ma anche avvicinabile. VOTO: 9 ALESSANDRO PREZIOSI Si è laureato in giurisprudenza col massimo dei voti. Ha frequentato l’Accademia filodrammatici di Milano. Suona il pianoforte. Ha inciso due dischi. Fa beneficenza. Passa da Eschilo a “Vivere”, da Shakespeare alla Cucinotta, da “Re Lear” a “Elisa di Rivombrosa” riuscendo nell’ardua impresa di risultare sempre talentuoso e credibile.

Insomma, a me il ragazzo piace parecchio. E’ uno di quei ragazzi che lo porti a tua madre e lei dopo cinque minuti è già lì che gli prepara la crostata alla marmellata di ribes e ci tiene a fargli sapere che comunque tu sei l’unica figlia femmina e perciò ti ritrovi la casa al mare già bella e intestata. E’ anche innegabilmente affascinante: naso aquilino, sguardo di ghiaccio e volto scavato, la sua è una bellezza spigolosa. Esattamente come il suo carattere. Teme che il successo facile e troppa tv possano corromperlo e abbandona “Elisa di Rivombrosa”. Teme che il parlare della sua storia d’amore con Vittoria Puccini possa contaminare la loro storia per cui il gossip lo irrita molto. Teme che qualcuno possa dimenticare che lui è, soprattutto, un attore teatrale, mica uno dei tanti guitti magari reduci dai grandi fratelli che compaiono nelle fiction. E ha ragione da vendere. In tutto e per tutto. Però, mio adorato Alessandro, se solo ti rilassassi un po’. Se solo mi facessi il regalo di concedere una volta, una sola ed unica volta, un’intervista a “La vita in diretta” in collegamento dalla “Sagra dell’anguilla” di Comacchio rispondendo col sorriso alle domande di Gianfranco Agus, io, forse, t’amerei ancora di più. Pensaci. VOTO : 7 e mezzo GABRIEL GARKO Premetto che colei che scrive ha frequentato per lungo tempo la stessa palestra di Garko, (lo so, il pettegolezzo è di quelli succulenti) per cui parla con cognizione di causa.

Il ragazzo è di una bellezza sovrumana, non si discute. La sua assoluta perfezione lo rende talmente simile ad una statua marmorea che più volte, nel vederlo rilassarsi all’ombra di un cipresso, ho temuto che qualche volatile nidificasse nell’incavo della sua spalla possente. Cronaca rosa narra che Eva Grimaldi, mollata da lui alla vigilia del matrimonio, non riuscisse più ad incontrarlo sul set senza scoppiare in irrefrenabili crisi di pianto, per cui il ragazzo deve essere anche di quelli che lasciano il segno. Eppure Garko non mi convince. Sarà che troppa bellezza risulta stucchevole, sarà che l’occhio è verde ma lo sguardo gelido, sarà che la bocca è carnosa ma sempre leggermente socchiusa come quella della Parietti quando si guarda con la coda dell’occhio nel maxischermo di “Porta a porta”. Sarà che l’ho visto recitare. E non in una qualsiasi commediola di Pingitore, ma nella pellicola “Senso 45” di Tinto Brass, in cui Gabriel Garko è un tenente delle SS, terribilmente perverso ed ex assistente di Goebbels. Inutile dire che dopo la prima battuta di Garko non vedevo l’ora che gli inglesi dessero avvio ai bombardamenti. Dopo il primo tentativo di sguardo sensuale di Garko poi, desideravo ardentemente l’arrivo dell’armata russa e la sua fucilazione nella pubblica piazza. Infine, dopo la prima scena di sesso in cui Garko , mentre Anna Galiena si dà un gran daffare, conserva sempre la faccia goduriosa di quello a cui stanno bruciando una verruca, ho cominciato seriamente a pensare che Goebbels si sia suicidato non tanto per la sua totale fedeltà ad Hitler , ma per la recitazione del suo assistente. Voto: 6 e mezzo DAVID BECKHAM Sorpreso dall’obbiettivo di un paparazzo mentre a cena con la moglie e un’altra coppia fa il piedino alla fidanzata dell’amico come un qualsiasi vecchio produttore bavoso, il giovanotto dà l’idea di passare metà della sua esistenza davanti allo specchio e l’altra metà dietro allo specchio per cercare di orientarlo verso il punto della stanza in cui batte la luce migliore. E guarda caso, a proposito del nome inconsueto affibbiato al suo ultimo figlio maschio (Cruz) dichiara che gli è venuto in mente mentre si trovava dal parrucchiere con la moglie.

Piccolo particolare: non ci è dato sapere se avesse respirato una quantità eccessiva di decolorante in polvere, ma gli spagnoli sono insorti dicendo che per la verità Cruz, che vuol dire appunto “croce”, è un nome da donna. Il ragazzo, comunque, piace parecchio. Suggerirei però alle donne di non farsi troppe illusioni: ha una moglie che è al terzo figlio maschio perché, parole di lei testuali, va avanti a tentativi finchè non avrà una femmina a cui poter mettere lo smalto sulle unghie . Victoria è proprio l’altra metà della mela. Non ce n’è per nessuna. Invecchieranno insieme. Anzi no. Non invecchieranno mai. Tra una manicure e una maschera al cetriolo non ne avranno il tempo. VOTO 6- BRAD PITT Fino allo scorso anno ero assolutamente certa del fatto che fosse l’uomo più desiderabile del mondo. Lo veneravo a tal punto che vedendolo e rivedendolo interpretare il ruolo della Morte in “Ti presento Joe Black” avevo più volte desiderato di contrarre una febbre gialla fulminante.

Lo amavo non solo per la sua bellezza clamorosa, ma anche e soprattutto perché aveva regalato un momento di felicità a tutte le racchie del pianeta: dopo il suo matrimonio con la sciapetta Aniston s’era concluso che non tocca essere delle megagnocche per impalmare un uomo così. Neanche un paio d’anni e arriva la svolta: il più bello del mondo che molla la moglie racchia per la più bella del mondo, Angelina Jolie. Una conclusioni talmente originale che pare Pieraccioni abbia già contattato Pitt perché gli scriva il finale del suo ultimo film. E però a quanto pare una giustizia divina c’è e loro due ne sono la prova. Come nelle antiche tragedie è sceso dal cielo una sorta di “deus ex machina” che rimette a posto le cose, dove però il prefisso “ex” sta per “protettore delle ex”. (in questo caso della povera Aniston) Durante il suo primo viaggetto in Etiopia con Angelina infatti, Brad s’è beccato una terribile meningite con complicazioni annesse quali dissenteria acuta, per cui scusate se da circa un mese ho un sorriso ebete stampato sulla faccia al pensiero di Pitt chiuso nel cesso della sua suite a cinque stelle con la Jolie in perizoma dall’altra parte della porta che chiede “Va tutto bene?” in mezzo ad un concerto di inconfondibili rumori intestinali E poi scusate , ma le avete viste le foto spensierate della coppietta in versione famigliola allargata? Lui biondo platino in sella ad una bicicletta che pedala sul prato inglese sembra Enzo Paolo Turchi ad un picnic con Carmen. Signori: un fesso. VOTO: 5 JUDE LAW E’ stato eletto “l’uomo più sexy dell’anno” . E l’ha deciso la rivista “People” , mica “Telebolero” . Occhio ceruleo, chioma dorata e look british impeccabile con quelle giacchine di velluto e morbide sciarpe pastello attorno al collo, Jude è innegabilmente bello.

Il problema è che se si esclude l’involucro, Jude Law è la perfetta sintesi di tutte, e dico tutte, le peggiori caratteristiche maschili nelle quali abbia avuto la sfortuna di imbattermi fino ad oggi. Basta infatti dare uno sguardo alla sua biografia per concludere che il nostro bel Jude è: infedele e scontato: durante le riprese di “Ritorno a Could Mountain” tradisce la moglie Saide Frost con Nicole Kidman. Divorzia. Si fidanza con Sienna Miller e la tradisce con la babysitter. Gli mancano un flirt con la segretaria ed uno con Alessia Fabiani ed in fatto di banalità è davvero imbattibile. Io non sarò una santa ma il maestro di scii e l’idraulico li rifiuto a priori. Finto sentimentale: dopo aver cornificato la moglie, decide di vendere la casa londinese in cui ha vissuto con lei dichiarando alla stampa che “lì era assalito dai ricordi”. I ricordi di quando alle dieci di sera raccontava alla moglie che usciva in tight per la solita partita di calcetto con gli amici , immaginiamo. Taccagno: l’attore più sfigato, ad Hollywood, regala alla sua nuova fiamma un diamante del peso di un elefante indiano. Lui, alla sua amata Sienna, ha regalato un anello di fidanzamento da trentamila dollari. Involontario benefattore: alla fin fine, ad analizzare bene la storia, Jude Law è una di quelle disgrazie che ogni donna dovrebbe aver la fortuna di incontrare. L’ex moglie, dal divorzio, ha ottenuto 18 milioni di dollari. La Miller s’è aggiudicata il ruolo della regina di Sparta nell’ultima produzione della Warner Bros (mesi prima era stata scartata perché non abbastanza nota al pubblico americano) e la babysitter ha fatto un sacco di soldi raccontando la loro tresca. Immaturo: una notizia positiva è che per i suoi tre bambini la questione “babysitter” è ora risolta una volta per tutte: Iris baderà al papà il lunedì e il martedì, Finlay dal mercoledì alla domenica e Rafferty l’accompagnerà alla Asl per le vaccinazioni. Ballista nato: nel corso di una conferenza stampa, Law ha dichiarato con l’occhio umido: “’In un’epoca come questa l’amore è la forza che ci governa, è ciò che ci spinge a continuare a vivere”. E’ ufficiale: dopo le dichiarazioni di Law l’espressione “falso come Giuda” sarà leggermente ritoccata in “falso come JUDE” . VOTO: 4 ALDO MONTANO Tralasciando il fatto che ha sempre l’aria di quello che si taglia i capelli con la sciabola, Aldo Montano è il classico esemplare di “bello che s’è perso per strada” .

Inizialmente, ve lo confesso, lo sciabolatore aveva fregato anche me. Lo sconosciuto ragazzo di provincia con quella faccia bella e pulita di chi ha sgobbato per anni in fredde e anonime palestre di Livorno per amore di uno sport che non riceve alcuna attenzione mediatica , che d’improvviso si ritrova una medaglia d’oro olimpica a penzolargli sul petto. Poi è arrivato il successo ma, ahimè, il suo passaggio dalla scherma al piccolo schermo gli ha decisamente fatto male. Il ragazzo ha infatti collezionato tutta quella serie di comportamenti anti-erotici per eccellenza che sono , nell’ordine: A) Partecipare a “Passaparola” vestito come un modello di Vogue mantenendo per l’intera puntata l’aria di quello che di fronte alla domanda di Scotti: “Qual è la capitale della Thailandia?”, è divorato dall’amletico dubbio “Sarà Bangkog o Van Gogh?”. B) farsi arruolare da Lele Mora come un Costantino qualunque e passare dalla pedana di gara alla pedana dell’Hollywood. C) Farsi fotografare in pose sensuali del tipo “Lui che si accarezza il petto depilato con la sciabola”, “Lui che brandisce la sciabola con aria di sfida”, “Lui che gratta l’orecchio al suo dobermann con la sciabola” e così via. D) Rilasciare dichiarazioni chiaramente ispirate alla lettura de “Le Affinità elettive” di J.Wolfgang Goethe quali: “Fare l’amore fa bene alla scherma”, “Non stavo male nemmeno prima. Ma qualche “cozza” l’ho rimediata. Diciamo che prima andavo a pane e prosciutto, ora a caviale e, champagne”. E) Sentire l’impellente necessità di condividere con il mondo le sue prodezze amorose con tanto di profonde riflessioni sulle straniere e le loro peculiarità quali: “Le ragazze dell’est sono le più gettonate”, “Le ungheresi sono così sentimentali!”. Tale e tanta è la sua cultura sull’argomento che è in uscita il suo trattato “L’antropologia del perizoma”, edizioni Cioè. F) Fidanzarsi con Manuela Arcuri, una che fino all’altro ieri pensava che la scherma fosse un parassita del cavolfiore, e dopo aver rilasciato un’intervista in cui racconta che Manuela ha cambiato marca di collutorio, sostenere che comunque non gli piace parlare della sua vita privata. E pensare che era così bello quando sorrideva dal podio con quella medaglia d’oro al collo. VOTO: 2

Sarò spietata

E’ necessaria un premessa. Nonostante <strong>Paola Perego e il suo agente e compagno Lucio Presta</strong> mi abbiano confessato di essere due fedeli e appassionati lettori di questo blog ed io sia spesso ospite de<strong> “La talpa”</strong>, vorrei rassicurare i miei lettori su un punto fondamentale: la mia indipendenza di giudizio non sarà minimamente influenzata da questa consapevolezza, la mia libertà d’opinione rimarrà tale e le critiche al vetriolo non risparmieranno nessuno. <strong>Qui non si scrivono articoli ruffiani, non esistono trattamenti di favore, non si fanno marchette.</strong><img src="http://www.latalpa.mediaset.it/bin/79.$plit/P_12_14_index_groupbox3_foto3.jpg"align="right" border="1" />
E’ necessaria un premessa. Nonostante Paola Perego e il suo agente e compagno Lucio Presta mi abbiano confessato di essere due fedeli e appassionati lettori di questo blog ed io sia spesso ospite de “La talpa”, vorrei rassicurare i miei lettori su un punto fondamentale: la mia indipendenza di giudizio non sarà minimamente influenzata da questa consapevolezza, la mia libertà d’opinione rimarrà tale e le critiche al vetriolo non risparmieranno nessuno. Qui non si scrivono articoli ruffiani, non esistono trattamenti di favore, non si fanno marchette.

Per tutte queste ragioni non scriverò che una gamba della Perego è lunga quanto la Salerno-Reggio Calabria, che la sua chioma fluente ha i riflessi fluorescenti dell’aurora boreale a Reykjavik , non vi racconterò che al suo passaggio lascia una scia odorosa di orchidea, vetiver e rosa canina, non vi dirò che al profumo del suo alito s’è ispirata la nuova fragranza Biagiotti donna, non vi confesserò che fissando attentamente la sua pupilla destra si vedono scorrere i momenti più felici della propria vita dei quali Paola ti fa addirittura un dvd, non dirò che Denny Mendez, seppur bella, al suo confronto è Mami di “Via col vento”, non scriverò che la sua proprietà di linguaggio è quella di Gianni Riotta con la dizione di Orso Maria Guerrini. Non leggerete ruffianate sul mio blog. Così come non vedrete mai scritto su queste pagine web che Lucio Presta è il miglior agente sulla piazza, non vi rivelerò che Ophra Winfrey lo subissa di telefonate da anni perché gli procuri almeno una co-conduzione in Italia con Marcello Cirillo, non vi svelerò che il contratto di Britney Spears con la Pepsi l’ha chiuso lui così come quello di Leo Gullotta con i torroncini Condorelli e che ha amicizie talmente in alto che sta trattando con un potente perché gli conceda tre dei suoi assistiti, John Lennon, Elvis Presley e Lucio Battisti, per due ore di concerto a Capodanno, non vi dirò che ha raccontato a Bush che le armi biologiche Saddam le nasconde da anni nell’attico a Trastevere di Giletti pressate nei barattoli di “spuma ricci perfetti” del presentatore, così come non vi racconterò che ha suggerito a Bush di radere al suolo il palazzo con la motivazione “tanto è un’antica usanza masai”. Insomma, non sarò mielosa ed eviterò quelle insopportabili sviolinate che mi farebbero dire, per esempio, che Paola e Lucio,insieme, fanno sognare noi comuni mortali come solo riuscì a farci sognare la coppia Kennedy – Onassis. Parlerò invece delle magagne che ho visto con i miei occhi nel dietro le quinte de “La Talpa”. Sarò perfida, ingrata e spietata, me ne rendo conto, ma coerenza e onestà sono le mie missioni da sempre. Dunque. Intanto, ieri sera, non ho potuto fare a meno di notare un’evidentissima macchia di sugo alla matriciana sulla camicia del microfonista brizzolato e francamente la cosa mi aveva già indignata non poco. A questo grave episodio se ne sono poi aggiunti altri ben più scandalosi che proprio non posso tacere. Intorno a mezzanotte e un quarto ho sentito con le mie orecchie uno degli autori sussurrare ad un collega: “Ammazza se è bona Bambola Ramona”, per cui sollecito l’autore a risolvere al più presto il suo conflitto di interessi o, preferibilmente, a dimettersi subito. Inoltre, sappiate che tutta la storia del presunto filmino porno girato da Diego Conte con Brigitta Bulgari è un’ignobile montatura degli autori con la grave complicità della conduttrice.

E’invece vero quello che ha sostenuto in un primo momento il povero Diego, ovvero che si è trattato di un semplice servizio fotografico. Io ho visto le famigerate foto in possesso del direttore di Roberto Alessi e vi posso garantire che si trattava proprio di un innocente servizio pubblicitario per una ditta d’abbigliamento per la montagna. Non ho ancora capito che fine abbia fatto lo sci destro di Brigitta Bulgari ma sono dettagli. Infine, e questa è l’accusa bomba che Paola e Lucio non mi perdoneranno mai, devo segnalare un grave caso di pubblicità subliminale all’interno del programma. So che nessuno se ne sarà accorto perché Roberto Alessi è una vecchia volpe e riesce a fare pubblicità al giornale di cui è direttore senza diventare mai esplicito, senza mai rischiare la marchetta manifesta, senza mai fare nomi o dare indicazioni precise ai telespettatori. Ma sono certa che come me, i lettori di questo blog sapranno leggere il velato sottotesto, riusciranno a scorgere il messaggio subliminale che si nasconde nell’oscura e ambigua frase del direttore pronunciata ieri durante la diretta. Eccola: “Su Star Tv in edicola venerdì c’è la versione di Diego Conte, un amico di Star tv, che racconta in esclusiva a Star Tv la storia del tranello che gli avrebbe teso Brigitta Bulgari, un’amica di Star tv, con la quale avrebbe copulato su alcuni numeri di Star Tv aperti sulla pagina del borsino tv di Giacomo Airoldi.” Mi spiace per Alessi, per Paola, per Lucio e per la produzione tutta ma ho trovato doveroso scoperchiare la pentola. O si dice chiaramente il nome del giornale che si vuole reclamizzare o si fa pubblicità occulta. p.s Mi pare di capire che la maggior parte della gente sospetti che la talpa sia Roberto Ciufoli. Eppure non è l’unico sospettato con quelle caratteristiche. Se è vero infatti che la talpa è pelata, ha sempre il sorriso stampato sulla faccia e nasconde il suo nervosismo con battute che non fanno ridere, finge di pensare al bene di tutti ma in realtà cura solo i suoi interessi e nella vita fa il comico, se tanto mi dà tanto, uno di questi giorni alla sfida al computer ci finisce Berlusconi.

Come lo chiamo?

Il 14 novembre debutta il mio programma su Radio Due. Si accettano suggerimenti sul titolo. (diciamo che sarà un programma in cui si sparlerà del più e del meno) Potete mandarmi la vostra proposta all’indirizzo email selvaggialucarelli@gmail.com Tra tutti coloro che mi daranno un suggerimento verrà estratto un fortunato che avrà la favolosa opportunità di visitare il set della televendita del materasso anti-affossamento Eminflex con Patrizia Rossetti e Raffaello Tonon. Non lasciatevi sfuggire la preziosa occasione, suvvia.

Nomen omen

Vi prego di far visita all’homepage del sito di biancheria intima Roberta, la ditta di lingerie famosa per scegliere puntualmente testimonial in grado di parlare almeno quattro lingue fluentemente, e di leggere il nome del fotografo ufficiale dell’azienda. Per chi, come prevedibile, fosse distratto dalla visione della coccarda sulla treccia bionda, il nome del fotografo appare in verticale a destra della chiappa destra. Quando si dice: un nome, anzi, un cognome-un destino.