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È finita che la pagina 24 del Corriere della Sera non era la storia di un cervo ma quella di una bufala. E che in fondo, ora quelli che si sentono traditi siamo noi, il popolo di boccaloni che ha creduto almeno per un po’, all’idea che un cornuto piccato avesse comprato una pagina del quotidiano per raccontare le gesta della moglie fedifraga. Lui, Enzo, sembrava tanto uno di noi. O meglio, uno di noi con qualche mezzo in più, visto che lui aveva potuto spendere qualcosa come ventimila euro per acquistare lo spazio sul Corriere e sputtanare la moglie e noi, al massimo, per sputtanare un ex ci possiamo permettere un post su facebook. Continua