Intervista a Beatrice Borromeo
Arrivo nel locale in cui avevamo appuntamento per l’intervista e trovo Beatrice Borromeo che scruta il suo computer con un’aria decisamente allegra. «Una buona notizia. Vittorio Emanuele mi aveva fatto causa ma il giudice gli ha dato torto. Dice che il mio pezzo sull’omicidio di Dirk Hamer fornisce una nuova lettura del caso e ironizza sulle qualità umane e morali di Vittorio Emanuele. Una sentenza da manuale». Insomma, i Savoia me l’hanno messa di buon umore e io per un attimo mi sento meno repubblicana. Ma di ragioni per essere affabile Beatrice Borromeo in questo periodo ne ha più di una: oggi alle 21 debutta su Sky Tg24 il suo documentario «Lady ’Ndrangheta» sul ruolo delle donne all’interno dell’organizzazione criminale più feroce del mondo e, così si mormora, sarebbe in procinto di sposarsi con il suo fidanzato di sempre Pierre Casiraghi.
È difficile non partire lancia in resta con una collezionista seriale di fortune sfacciate, blasoni pomposi, innegabili doti estetiche e contraddizioni radical chic. Eppure, la Borromeo, riuscirà a stupirmi. Continua