La ragazza che tira l’acido, la vecchietta che fa saltare il palazzo, la donna che si procura l’aborto, la maestra che picchia gli alunni. Sempre più spesso il mostro è femmina, anche se è difficile ammetterlo
Mentre arriva la sentenza d’appello per Lucia Annibali (20 anni di reclusione a Luca Varani, ritenuto il mandante dell’agguato, 12 per i sicari albanesi) e vengono diffusi gli impressionanti numeri sui casi di femminicidio (179, ovvero uno ogni due giorni, nel 2013), pensavo a come, paradossalmente, le prime pagine dei giornali negli ultimi tempi siano costellate da notizie di cronaca in cui le donne non sono vittime ma carnefici. Continua