A Cristina e Fabio. A Giusy e Matteo.
Questa cosa l’avevo scritta tempo fa, per una persona a cui poi non l’avevo mandata. Me l’ero dimenticata, l’ho ritrovata cancellando delle note dal telefono. La regalo a quelle coppie che si sono ritrovate dopo che si erano perse. A Cristina e Fabio. A Giusy e Matteo. E’ una cosa che capita di rado, ma quando accade, sono coppie che hanno una marcia in più, perché hanno fatto la guerra vera, quella di trincea. E sono sopravvissute.
“Guardo giu’, dal finestrino dell’aereo. Vedo distese immense, disabitate. Poi improvvisamente paesini minuscoli, adagiati su valli strette e concave, tra una montagna e l’altra. Noi due, tra un addio e un altro. Quel microscopico, meraviglioso miracolo del tempo ritrovato, delle parole non dette, del finale capovolto. Dell’amore, che chiede spazio.
Che cerca il suo inizio, stretto tra le rocce fredde di quello che e’ stato e le vette fiere di quello che lo faremo diventare.”.