
Come ormai tradizione, ecco a voi i momenti salienti della puntata dell’
Isola dei famosi andata in onda stasera: – Cominciamo dalla fine perché è verso la fine della puntata che la Ventura ha rischiato di essere picchiata selvaggiamente per cui da qui tocca partire.
I fatti. La Ventura, a mezzanotte circa, ha accolto Domiziana Giordano in studio con l’entusiasmo con cui si accolgono i testimoni di Geova in casa , ma fin qui non è accaduto nulla che non fosse ampiamente previsto. Qualche polemica, l’ennesimo pippone sulla storia dell’invidia di classe, la Giordano che accusa Ceccherini di averle lanciato un piatto addosso e di tirar giù qualche santo con una frequenza preoccupante. Insomma, clima teso ma nella normalità . Improvvisamente fa la sua apparizione un personaggio mai visto prima, una donnina dall’aria stramba e inoffensiva che inizia a difendere la figlia con una serie di teorie buffe e totalmente incomprensibili. Chiama
Ceccherini ÂChiapparini , ribattezza
Kris e Kris Âkris-kris come fossero uno snack alle mandorle, insomma, sembra proprio una mamma come tante. Magari un po’ sopra le righe, ma una mamma classica.
E’ la mamma di Domiziana Giordano. La Ventura la liquida velocemente con l’aria di chi quella donna se la dimenticherà in un nanosecondo e prosegue tranquilla la sua strenua difesa di Ceccherini. La Giordano si permette di dissentire. La Ventura la zittisce malamente.
A quel punto accade l’irreparabile. Quella mite e buffa vecchietta che storpiava i nomi e teneva il microfono spiaccicato sulla bocca, guadagna il centro dello studio con una borsetta a tracolla, si strappa di dosso i panni della mammina come tante e indossa quelli veri: è lei,
l’arzilla vecchietta di ÂFermati o mamma spara! . Con l’indice puntato si piazza sotto il naso della Ventura e l’accusa con una veemenza comica e preoccupante di favorire Ceccherini. La Ventura fa quella imperturbabile. Dice un assai poco convincente: ÂGuardi signora, io la rispetto!Â, poi ci ripensa e svacca: ÂE comunque non mi fate proprio paura se mi venite vicino perché io le mazzate le so dare!”. Fortuna che la rispetta. Sparano sulle chiappe della vecchietta un narcotico per elefanti e si va avanti come se niente fosse.

Bene. Ora possiamo ripartire dall’inizio. –
Simona Ventura fa il suo ingresso in studio con la consueta sobrietà . Tra tuoni, fulmini e saette grida con tutto il fiato che ha in gola la solita frase che deve aver partorito in uno dei suoi tanti momenti di introspezione (
lo shopping da Gucci con Ana Laura Ribas), e cioè: ÂLa rabbia che ti monta dentro erutta nel mare dell’indifferenza e lo brucia prima di morire nella pioggia”. Secondo le prime indiscrezioni la frase diventerà il titolo del prossimo capolavoro di
Romano Battaglia, ma sarebbero già nati dei contrasti: lo scrittore infatti, sarebbe dell’idea di aggiungerci anche una rima cuore-amore, solo che la Ventura è scettica perché secondo lei una rima così ardita fa troppo Marinetti-poesia futurista. Dopodiché si mette a strillare con una foga incomprensibile :ÂNessuna pietà à à à à à à à à à à à à à à ! e quando il pubblico lì che attende da un momento all’altro il l’ingresso di John Cena, la Ventura vira improvvisamente e la butta sul sentimentale. Ora, non è neanche colpa sua povera donna, ma io, quando sento pronunciare la parola
Âemozione o anche ÂUna serata piena di emozioni o anche ÂChe serata emozionante o perfino ÂSono molto emozionata per non dire ÂQuesta sera vi daremo delle emozioni! , beh, faccio roteare in aria una sciabola comprata apposta per l’occasione e imploro gli dei pagani di incenerire in un sol istante chi l’ha pronunciata senza risparmiare parenti e amici. Se m’emoziona la Pierelli che si depila l’ascella, di fronte al sorriso di mio figlio cosa dovrei fare? Versare lacrime miste a lapislazzuli? – La Ventura, con l’intenzione di dare qualche bella notizia a
Maurizia Cacciatori, la tranquillizza con una frase di quelle che fanno star sereni come una tarantola nel reggiseno:
ÂSta serena!Tua sorella lavora in darsena! . – Lo psicologo
Alessandro Meluzzi con la sua inquietante pettinatura che molti ricollegano all’improvvisa sparizione di tutti gli altri psicologi da salotto dalla tv (avrebbe lo scalpo di Paolo Crepet in testa, tant’è che il Ris di Parma sta analizzando un suo capello trovato su un puff della Leofreddi) ha dimostrato di saper leggere l’animo umano come pochi. Alla domanda: ÂChi uscirà stasera? Aceto o Balzo? ha risposto col piglio sicuro di chi la sa lunga e una certa mestizia:
ÂRischia l’apollineo Balzo! . Aceto ha lo zoccolo duro degli amanti dei cavalli!Â. E’ uscito Aceto col 60 per cento dei voti. A quel punto ha ritrattato scomodando un’ argomentazione di quelle che convincono anche gli scettici più tenaci:  Beh, Balzo è sostenuto dal pubblico femminile!Â. E certo, se la mettiamo così c’è sempre una motivazione per tutto. Aceto potrebbe essere stato malvisto e quindi votato dai milioni di macellai equini presenti nello stivale. Comunque , la conferma definitiva e schiacciante che Meluzzi non capisce un’emerita mazza del genere umano è arrivata verso il finale della trasmissione, quando nel commentare le gesta di
Den Harrow, uno che fa rimpiangere i guizzi di Zequila, ha sentenziato: ÂDen rappresenta l’eroe morale! Sì. E io sono il milite ignoto, rappresento gli eroi morti in guerra. Infine, a commento di un’escursione in barca che ha visto protagonisti Ceccherini e il chiacchierato Calvani, il dotto e raffinato Meluzzi s’è lasciato andare ad una elegante metafora marinara sul cattivo rapporto tra Ceccherini e l’acqua: Â
Massimo, dì la verità . Avevi più paura dell’ elemento femminile, ovvero l’acqua, o dell’elemento maschile, ovvero la paura del barracuda, la fobia del pesce? . Faceva prima a dire: ÂMassimo. Comincia con la Effe e finisce per O ed eravamo tutti più contenti. Che roba. – Sul personaggio
Den Harrow ci sarebbe da stendere un velo pietoso ma temo che possa utilizzarlo per ripararsi dalle tempeste tropicali che tormentano l’isola e se permettete voglio vederlo zuppo fino a Natale. Vorrei solo ricordare il meraviglioso scambio di battute tra lui e la fidanzata. Lui:  Sempre insiemeee!. Lei: “Sìììì! Siamo come gli albatros!”. A parte il fatto che se fossi un albatros e il mio destino fosse sorbirmi la compagnia di Den Harrow mi dedicherei alla migrazione solitaria vita natural durante, gli sceneggiatori di ÂTempesta d’amore prendano appunti per cortesia.

– L’altro opinionista,
Nancy Dall’Olio, agghindata come una cubista del Cocoricò, ha dato il suo fondamentale apporto alla trasmissione . Interrogata dalla Ventura sull’ostico argomento: ÂCon chi andresti a cena tra Aceto e Balzo? ha risposto con un sofferto: ÂTutti e due! lasciando intuire che pratica la pesca a strascico: tonni, copertoni, gamberoni e vecchi scarponi, non se butta via niente.. –
Chiappucci ha vinto la prova leader. Se lui è un leader la Pierelli è Mao Tse Tung, ma facciamo finta di niente. –
La Tommasi ha ricevuto i complimenti per il bellissimo calendario che vede protagonista la sorella. Come? Quella sul calendario di Max non è la sorella? No? E’ proprio la Tommasi? E’ uscita la versione avanzata di Photoshop e io non ne sapevo nulla? – Uno dei momenti cruciali della serata è stato
il filmato dell’irruzione dei naufraghi nella tenda degli operatori durante un terribile temporale. Effettivamente il montaggio era ben fatto. Tensione, rabbia e lacrime erano mixate con sapienza, certe inquadrature davano all’insieme un effetto inquietante alla ÂThe blair witch projectÂ, insomma, stavo quasi per prendere il tutto molto sul serio finchè la telecamera non ha inquadrato un Aceto atterrito, zuppo, con lo sguardo allucinato e tale e quale a Gollum. Lì è crollato tutto. La Ventura ha accusato il gruppo di aver lapidato un operatore a colpi di cocco e prima che riuscisse ad insinuare che un microfonista fosse stato impalato sulla sua stessa giraffa,
Ceccherini, offeso, ha fatto la mossa di abbandonare la trasmissione. A quel punto la conduttrice che fino a quel momento s’era rivolta a Ceccherini e compagni nella lingua di Dante
( ÂFrenate la mula! Voi fate i gradassi ma a me non me ne frega una cippa lippa!  o anche : ÂInutile che state qui a menare il torrone! oppure ÂQuella che ti ci mette in saccoccia deve ancora nascere! e ÂSmettiamola di ciurlare il manico! e addirittura: ÂHo il ciuffo come quella Mery del film! e infine: ÂÂ
Un negro, sì, ma un negro senza viagra!Â) , nel panico all’idea che l’unico personaggio in grado di garantire dieci minuti di montato al giorno potesse far le valigie, ha fatto marcia indietro in maniera clamorosa. Ceccherini, che fino a un momento prima era nella lista dei serial killer del secolo assieme a Chiatti e Bilancia, improvvisamente è tornato ad essere il suo Âtopolino pucci pucci e tutto s’è risolto. – Sull’inutilità e l’inadeguatezza di
Paolo Brosio, ogni settimana credo di aver detto tutto quello che si poteva dire e invece quest’uomo mi stupisce sempre. Intanto non si può non sottolineare il fatto che continua a ricordarci con la fronte imperlata di sudore che lì ci sono 42 gradi e il 90 per cento d’umidità ma insiste nell’ indossare magliette a maniche lunghe e vabbè. A parte queste inezie, stasera Brosio, durante lo scazzo descritto sopra, era in teoria la persona incaricata di riportare Ceccherini alla ragione, di rincorrerlo e convincerlo a tornare in mezzo ai compagni. Ne andava del futuro della trasmissione, mica cotica.

Beh, sollecitato dalla Ventura che con la voce stridula gridava :ÂPaolo, fa qualcosa di utile!Â, Paolo Brosio, con quel suo carisma stampato in faccia, correva dietro a Ceccherini chiamandolo con assai meno autorità con cui la gattara del palazzo di fronte casa mia la mattina alle otto chiama la colonia di gatti randagi per la quotidiana spartizione di frattaglie varie. –
Raffaello Balzo è stato difeso da un amico psicoterapeuta il quale s’è lanciato in un’apologia assai poco convincente. Secondo lui infatti Balzo sarebbe l’uomo comune, l’uomo della metropolitana. Ora, è tutta la mattina che faccio ininterrottamente la tratta Ponte Mammolo- Furio Camillo sulla metro ma dell’uomo comune alla Balzo non c’è traccia. Su che linea lo trovo? –
Simona Tagli, ce l’ha fatta. L’unica donna del mondo dello spettacolo ad aver tentato di entrare in tutti i reality prodotti fino ad oggi, (tanto che pare abbia fatto irruzione nello studio di
Ballarò dicendo a Floris che lei per un reality sul ballo si sente portata), ha finalmente realizzato il suo sogno. Se realizzasse pure il nostro e si sciogliesse la coda di cavallo che son vent’anni che ci chiediamo il perché non si siano mai visti i suoi capelli sciolti, ci farebbe un gran favore. La Ventura l’ha presentata come una donna sexy ma col cervello. Ora, probabilmente c’è stato un equivoco e la Tagli ha pensato che a Cayo Cuchillo, in quanto riserva marina, è vietato portare anche il cervello, oltre che fauna e sostanze inquinanti, fatto sta che avendo la possibilità di fare irruzione sull’isola mentre i naufraghi erano altrove e di rubare quel che poteva esserle utile, la
donna con la testa s’è imboscata: DUE torce, tre legnetti buoni per giocare a shangai, una pianta secca e dei pezzi di brace. La mia idea, comunque, è che della riserva non c’è alcun bisogno. Se si ritira un altro concorrente, possono far entrare Chiappucci. Tutti lo abbraccerebbero e gli darebbero il benvenuto, mica gli autori penseranno che qualcuno sull’isola, o a casa, si sia accorto che è lì da un mese? p.s. Un puntatone, comunque. Alla prossima.