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La chitarra di Joe

Dopo anni di Masterchef in cui l’unico solito (buon) minestrone riscaldato sono stati i giudici, c’è stato il tempo per farsi un’idea precisa e abbastanza definitiva sui tre.
Alla lunga, nonostante Cracco resti sempre un mito e Barbieri l’uomo più amabile del creato, io penso che il migliore dei tre sia Bastianich. E’ il più camaleontico, il più impenetrabile, quello infame ma capace di improvvise tenerezze. E’ quello che osa di più e mi piace pure il fatto che con ‘sta madre ingombrante che si ritrova sia uscito ingombrante pure lui, più interessato al suo complesso musicale che a quello edipico.
Mentre gli altri hanno una maschera, lui ne ha almeno due-tre e le sa cambiare e dosare meglio del sale nella pasta. E’ per questo che oggi quando ho letto il suo tweet “La musica è il mio grande passione, da oggi è la mia priorità” (gli perdono anche Checco Zalone come ghost), ho deciso che se è vero come sembra che in futuro metterà prima la chitarra degli spaghetti alla chitarra, io mi candido come groupie ufficiale.
Mi compro pure la pelliccetta di Kate Hudson in Almost Famous. La sera dopo il concerto gli preparo pure la cena. Come cuoca faccio schifo e sarà tutto un volare di piatti, ma non sarà cafone, no. Sarà tutto incredibilmente, meravigliosamente rock.