In occasione della festa di lancio di SEAT Ateca a Milano, dopo un tour che mi ha portato nell’algida Svizzera (Ginevra) e nella caliente Spagna (Barcellona), ho deciso che avrei partecipato allo show apportando il mio contributo al primo SUV di SEAT in modo definitivo: cantando.
Ovvero convincendo tutti del fatto che un buon cd, un ottimo stereo, una fantastica Nuova Ateca coi vetri chiusi fosse il miglior antidoto all’ascolto del mio momento ugola d’oro. E invece è andata che qualcuno mi ha pure ascoltata mentre cantavo “A te” di Jovanotti che per l’occasione è diventato “A-teca SEAT semplicemente SEAT…” in un crescendo di acuti non proprio memorabili.
Chiedo scusa al pubblico della serata, anche se lo so, la presenza della Nuova SEAT Ateca alle mie spalle mentre ululavo e la pole dance di Francesca Leto hanno decisamente risollevato il morale a tutti.
Si chiude in bellezza il tour Magnum #liberailtuoistinto con l’ultima tappa di Roma. Dopo quattro fantastiche donne, ho intervistato Frank Matano con il quale ho parlato delle sue 4 ore di fila a Los Angeles e del perché pensa di assomigliare a un animale molto misterioso… Continua
Nuova tappa del tour #liberailtuoistinto di Magnum questa volta a Napoli con Carolina Crescentini, con cui ho parlato di uomini e della sua passione per la clavicola, di maturità e molto altro. Prossimo, ed ultimo, appuntamento il 14 luglio a Roma. Continua
Nuova tappa del tour #liberailtuoistinto di Magnum questa volta a Firenze con Tess Masazza con cui ho parlato di Ryan Gosling, di viaggi e di donne rompiscatole. Prossimo appuntamento giovedì 23 Giugno a Napoli ! Continua
Ecco un assaggio della seconda tappa del tour #liberailtuoistinto di Magnum a Venezia con Martina Colombari, con cui ho parlato di vecchi e nuovi amori, peccati di gola e autoscatti. Prossimo appuntamento il 16 Giugno a Firenze ! Continua
Amici, sono molto fiera di essere Mbassador della nuova campagna Magnum Double per svariati motivi:
a) il nuovo spot è fighissimo
b) nel nuovo spot le protagoniste passeggiano con un felino accanto e se continuo così sui social e in TV toccherà trovare un puma da difesa anche a me
c) lo slogan è #liberailtuoistinto e in questo mondo di opinioni in gabbia mi sembra il miglior invito che si possa ricevere
Ognuno ha le sue prime volte. Ad esempio, questo weekend è stata la mia prima volta a Ginevra. No, non ero al Cern a discutere di bosoni, ma per il salone dell’auto. Ed era la prima volta di SEAT nel mondo dei SUV. Che poi abbiano scelto me per parlarne è qualcosa che ancora fatico a decifrare. Dicono che rappresento bene la donna metropolitana a cui l’auto è destinata, e che il modello presentato (Nuova Ateca) è così ‘unexpected’ da necessitare una narratrice altrettanto inconsueta. Mi raccontano tutte le sue virtú, e io prendo appunti, senza ricordare a tutti che la mia confidenza con i motori è pari a quella dei gatti con l’acqua. E nonostante sia ancora convinta che lo spinterogeno sia semplicemente una zona particolarmente sensibile del corpo umano, mi rendo conto che l’auto è molto bella senza avere l’arroganza di certi SUV.
Ma soprattutto, gli amici di SEAT mi ricordano che quella di Ginevra è un’anteprima assoluta, e che la vettura sarà sul mercato, e in mani quindi di altre donne come me, solo da questa estate. E allora, volendo aiutarli a commercializzare un’auto che ci rappresenti in modo davvero fedele, ecco le mie 6 richieste da integrare nel modello definitivo:
– In attesa di avere un centro estetico attrezzato sui sedili posteriori, uno spruzzino ad acetone sul volante permetterebbe di rimuovere in modo efficace lo smalto senza abbandonare l’auto, così poi da riapplicare lo smalto sul volante come facciamo tutte. Ciò avrà evidenti benefici sul traffico, sollevato dal numero sempre più elevato di donne in cerca di semafori rossi per evitare di presentarsi ad un appuntamento con le unghie che sembrano un pianoforte.
– E se al semaforo comunque bisogna fermarsi, è giusto introdurre specchietti intelligenti in grado di orientarsi a favore del miglior esemplare di maschio intrappolato fermo a un rosso.
– La possibilità di ampliare il bagagliaio. Perché la versione attuale come si vede dalle foto è spaziosa, ma basta volerlo riempire con una scarpiera con tutta l’ultima collezione Jimmy Choo, i 15 giocattoli preferiti di tuo figlio, la spesa del giorno prima (specie la cassa di acqua da sei che resta lì per interi lustri) e quella del giorno stesso (perché avevi dimenticato di aver dimenticato lì quella precedente), una borsa da weekend per due già pronta e il cadavere di qualche ex del tuo fidanzato che mi va in difficoltà. Basta aggiungere l’esigua scorta di blush per i miei zigomi e sono costretta a viaggiare con il portellone aperto.
– va bene la spia dell’olio, va bene la spia dell’acqua, va bene la spia della benzina, ma occorre finalmente un sistema di spie completo, con led in grado di segnalare quando vai in riserva di fondotinta o rimmel.
– Un navigatore empatico, in grado di comprendere il mio umore appena entro in auto, adattando automaticamente il tono di voce utilizzato e ricordandoci ad ogni curva quanto siano più interessanti le nostre, di curve.
– Una ricerca intelligente dei parcheggi liberi, che te li segnala già sulla mappa e che manda una persona ad avvisare tutti che ‘no, il parcheggio è occupato, sto attendendo la persona’ anche se tu in realtà stai ancora salutando la babysitter.
Non chiedo certo di integrare tutto nel modello base, ma sono sicura che realizzare almeno una limited edition con tutte le suddette migliorie permetterebbe di conquistare in un solo momento tutte le donne simili a me. Che poi per un’azienda che ha tra i propri modelli iconici un’auto con il nome di mio figlio Leon, non mi sembrano neanche desideri così inesaudibili, no ?
“Il padiglione del Qatar vi aspetta per farvi assaggiare il gelato molecolare al pomodoro!”
Inizia con questo potente proclamo motivazionale gridato all’altoparlante il mio ingresso ad Expo, proprio nel giorno in cui Renzi e Hollande si incontrano per discutere delle recenti frizioni dovute alla paura che le frontiere restino chiuse. Alla Nutella, naturalmente. Mi concentro sullo slogan di Expo “Nutrire il pianeta” e imbocco il gigantesco vialone incorniciato dai padiglioni di tutto il mondo. Perché qui il tema portante è il cibo. E’ la grande contraddizione di un mondo in cui c’è chi muore di fame e chi d’obesità. Continua
Ricordo la faccia buffa di Leon quando guardava Nemo, il primo cartone che abbia visto per intero. Gli piaceva la parte in cui i pesci scappavano dall’acquario e cercavano la libertà. Continua
Dunque amici, oggi vorrei condividere con voi un pensiero su un’annosa questione con cui tutti, una volta nella vita, abbiamo avuto a che fare, ovvero l’amica/l’amico che si molla con la fidanzata/il fidanzato, passa due mesi a insultarlo/a tirando giù tutti gli dei pagani catalogati dall’età fenicia in poi e a un certo punto, quando tu sei caricato a pallettoni come se quell’individuo t’avesse ammazzato tua madre, ci torna insieme. Continua