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E, inaspettatamente, mi misi a cantare ad un evento SEAT

In occasione della festa di lancio di SEAT Ateca a Milano, dopo un tour che mi ha portato nell’algida Svizzera (Ginevra) e nella caliente Spagna (Barcellona), ho deciso che avrei partecipato allo show apportando il mio contributo al primo SUV di SEAT in modo definitivo: cantando.

Ovvero convincendo tutti del fatto che un buon cd, un ottimo stereo, una fantastica Nuova Ateca coi vetri chiusi fosse il miglior antidoto all’ascolto del mio momento ugola d’oro. E invece è andata che qualcuno mi ha pure ascoltata mentre cantavo “A te” di Jovanotti che per l’occasione è diventato “A-teca SEAT semplicemente SEAT…” in un crescendo di acuti non proprio memorabili.

Chiedo scusa al pubblico della serata, anche se lo so, la presenza della Nuova SEAT Ateca alle mie spalle mentre ululavo e la pole dance di Francesca Leto hanno decisamente risollevato il morale a tutti.

 

La pole dance di Francesca Leto
La pole dance di Francesca Leto


La telefonata di Guerra/Sorcinelli a Berlusconi

Io non so se ascoltando la telefonata delle due arpie isteriche Sorcinelli/Guerra in preda a un esaurimento nervoso ( e di liquidità) mi fanno più orrore loro o Berlusconi. Loro che urlano “siamo in mezzo a una strada!” che poi sarebbe la loro ubicazione più consona, lui che balbetta “ma io ho dato ieri 160 000 euro per gli arredi di casa di Barbara!” (evidentemente alla Guerra le librerie Billy non piacciono un granché), loro che ribadiscono “ci devi dare 50 a testa, non possiamo neanche più prelevare!”, lui che se la fa sotto che manco il toyboy di Corinne Clery a Pechino express, loro che poverine sono tanto stanche di questa situazione quindi “sabato ci ricevi ad Arcore” , lui che “Chiamo Spinelli così risolviamo tutto ma a questo punto non serve che veniate ad Arcore!” e loro due, le arpie assatanate : “No, noi ad Arcore ci veniamo lo stesso!”. Davvero. La mestizia più totale. Lui un vecchio rincoglionito sotto ricatto, Guerra e Sorcinelli due che ti fanno venire nostalgia di Stalin e quei bei campi di lavoro in Siberia.
In fondo, a intuito, il lavoro è l’unica esperienza estrema che le due non hanno mai provato. Sarebbe ora.

Cruciani vs vegetariani vs Scanzi vs se stesso

Riguardo la querelle Cruciani contro animalisti/vegetariani, Cruciani con la salsiccia al collo, Cruciani che scappa come una signorina perchè la bionda animalista lo insegue sotto la radio, Scanzi (vegetariano) che lo critica in un pezzo e Cruciani che gli dà del deficiente in radio, voglio fare un paio di considerazioni. Continua

Il mio viaggio in Giappone (con Leon)

Durata del viaggio: 8/24 agosto 2015.
Itinerario: Tokyo/Kyoto/Hiroshima/Miyajima/Tokyo
Con chi: con mio figlio Leon, 10 anni
Partenza: da Milano Malpensa, arrivo a Tokyo, Narita airport.
Fuso orario: sette ore avanti
Vantaggi del periodo: voli a prezzi bassi, molte feste.
Svantaggi del periodo: il caldo ai limiti dell’insopportabile e il notevole flusso turistico. Se siete quelli che scappano dagli italiani, sappiate che Tokyo ad agosto in alcune zone può sembrare Anzio. Per non parlare di Kyoto.
Voto all’esperienza da 1 a 10: 9
Difficoltà del viaggio (sola con un figlio eh) da 1 a 10: 7

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La mia guida ad EXPO 2015

“Il padiglione del Qatar vi aspetta per farvi assaggiare il gelato molecolare al pomodoro!”

Inizia con questo potente proclamo motivazionale gridato all’altoparlante il mio ingresso ad Expo, proprio nel giorno in cui Renzi e Hollande si incontrano per discutere delle recenti frizioni dovute alla paura che le frontiere restino chiuse. Alla Nutella, naturalmente. Mi concentro sullo slogan di Expo “Nutrire il pianeta” e imbocco il gigantesco vialone incorniciato dai padiglioni di tutto il mondo. Perché qui il tema portante è il cibo. E’ la grande contraddizione di un mondo in cui c’è chi muore di fame e chi d’obesità. Continua

Intervista a Joe Bastianich

“Dello spoiler di Ricci? Non mi è fregato un cazzo! Almeno 300 persone sapevano chi aveva vinto. Solo in Italia questa e’ una notizia. Anticipare un vincitore non cambia nulla, tanto il programma uno lo vede lo stesso”. “A doppiarmi faccio cagare, lo so”. “Farò il ballerino!”. Un Joe Bastianich veramente divertente ha parlato con me su M2o di Masterchefit, di “On the ROAD” da stasera su Sky arte, di expo, del nuovo giudice e… Del suo doppiaggio. Continua

Amici, fidanzati,ex e analisti

Dunque amici, oggi vorrei condividere con voi un pensiero su un’annosa questione con cui tutti, una volta nella vita, abbiamo avuto a che fare, ovvero l’amica/l’amico che si molla con la fidanzata/il fidanzato, passa due mesi a insultarlo/a tirando giù tutti gli dei pagani catalogati dall’età fenicia in poi e a un certo punto, quando tu sei caricato a pallettoni come se quell’individuo t’avesse ammazzato tua madre, ci torna insieme. Continua

Buon 2015

Buon anno a quelli che rimarranno a casa dopo aver pagato iva, acconti, commercialista, affitti, mutui, bollette, tasi, assicurazione e mettono il like sulle foto degli amici al mare, perché nonostante tutto, sanno sorridere della felicità altrui. E perché in fondo sanno che la felicità non sta nello sfondo di una foto. Buon anno a quelli che hanno smesso di sorridere perché ne hanno viste troppe, alle facce alla Gino Strada, a quelli arrabbiati perché hanno ragione di esserlo, a quelli che lottano tutti i giorni con la mediocrità, con le ingiustizie, con l’arroganza e se ne fregano di esibire sorrisi meringati. Buon anno a chi nel 2014 ha perso un papà, una mamma, un figlio e si sente in colpa per il primo sorriso, dopo il buio pesto. Buon anno a chi soffre per amore, perché soffrire per amore è una cosa seria ma ha su il vestito delle cose leggere e in pochi sanno capire.

Buon anno a chi è nato nel degrado culturale ed è riuscito ad affrancarsi e a diventare altro. Buon anno a chi sogna un figlio nel 2015, perché è un sogno fiero e coraggioso. Buon anno a chi un figlio lo aspetta da un po’, tra pudore e paura che non arrivi mai, e spera che questo sia l’anno giusto. Buon anno ai bambini fortunati a cui qualcuno insegna cosa sia, la fortuna, e buon anno ai bambini sfortunati, orfani d’amore e di opportunità. Buon anno a chi soffre di dolori poco mediatici, agli invisibili, ai dimenticati. Alle persone che non gridano, ai popoli di cui non ci interessiamo. Buon anno ai padri, ai mariti che vanno a letto col magone perché non sanno se domani avranno ancora un lavoro e la mattina a colazione fingono serenità per non strappare la spensieratezza ai figli.

Buon anno agli anziani pieni di dignità, che vivono con una pensione che non basta e i figli fanno fatica ad aiutarli, perché loro si vergognano e non accettano nulla. Buon anno alle persone felici, alle coppie che nel 2015 si sposeranno, a quelle che andranno a vivere insieme, a quelle che stanno scegliendo il parquet per il salotto. Buon anno alle famiglie allargate e a quelle ristrette come la mia, con una mamma incasinata e un bambino felice. Buon anno a quelle coppie che non hanno più molto da dirsi, ma restano insieme perché sono fedeli a quello che si sono dette. Buon anno a chi è felice da solo, perché basta a se stesso e a chi invece aspetta l’acqua che riempia il vaso. Buon anno a chi non fa propositi, ma gesti. Buon anno al mio piccolo uomo Leon, alla famiglia, agli amici che c’erano e ai tanti che si sono aggiunti nel 2014, a chi popola questa bacheca con ironia e intelligenza e alla fine, perfino a chi commenterà questo post a sproposito, perché in fondo, che anno sarebbe senza qualche rompicoglioni ad agitare le acque?
Buon anno amici.