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La mia mia malsana passione per i programmi sui matrimoni su Sky, Da “Quattro matrimoni in Italia” a “Matrimonio a prima vista”

Chi scrive ha organizzato il proprio matrimonio in un mese, si è fatta regalare le fedi da una vicina di casa, non ha voluto bomboniere per risparmiare pagliacci e ballerine di cristallo agli ospiti, la prima notte di nozze s’è abbioccata appena varcata la soglia della camera e, soprattutto, ha avuto un matrimonio che è durato meno dell’omelia. Continua

Altro che Peter Jackson

Riguardo la bagarre a Domenica In in cui sono volate parole grosse tra mio suocero, Adriano Pappalardo, e Er Mutanda non è che abbia molto da dire. Io so solo che l’avevo visto un’ora prima e nel salutarmi m’aveva detto: “Oggi mi sento stranamente tranquillo.” Posso comunque svelarvi che durante la puntata pare che uno degli autori abbia valutato l’ipotesi di sparargli del narcotico ma s’è temuto seriamente che a quel punto afferrasse Carmen Di Pietro e tenendola stretta in pugno salisse in cima al grattacielo dell’Eni. Tutto sommato è andata bene così.

Cominciamo bene

Chi ritiene che i contenitori domenicali la dicano lunga sullo stato della televisione, sappia che il 2006, a “Domenica in” è iniziato così: Antonio Zequila in giacca, cravatta, mutande e reggi-calzini fa il suo ingresso in scena intonando “Tu sei l’unica donna per me” di Alan Sorrenti e consegna un mazzo di rose rosse a Valeria Marini. Lei si indigna affermando che Er mutanda deve chiederle scusa per aver raccontato ai quattro venti di aver avuto una storia d’amore con lei con l’aggravante che non è vero niente. Il contraddittorio tra i due luminari tocca dei picchi culturali tali da convincere Gianni Vattimo ad intervenire telefonicamente in trasmissione per prendere una posizione sull’argomento ed approfittare così dell’opportunità per salutare il collega Giucas Casella e chiedergli la sua sul nuovo proletariato. La discussione raggiunge l’acme quando Zequila, seccato per l’aria di superiorità della Marini la quale sostiene che ha tirato in ballo la faccenda ed il suo nome per farsi pubblicità, si tira su la camicia, mostra l’addominale “a dorso di tartaruga” e afferma convinto: “Tiè, guarda! Sono una statua vivente!” e non contento aggiunge: “Non mi serve pubblicità, IO SONO ANTONIO ZEQUILA E IN QUESTO MOMENTO SONO IL NUMERO UNO!”. Mentre io e metà della mia palazzina stavamo già indossando divisa bianca, bretelle, bombetta e manganello per effettuare una spedizione punitiva davanti agli studi di Domenica In, arriva IL momento topico: è il compleanno di Antonio Zequila, per cui qualche sciagurato porta in studio una gigantesca torta con la scritta “Auguri mutanda!” impreziosita da tante piccole mutande di marzapane. Certo che se la stagione televisiva inizia così, qui finisce che Alfredo Mocci cede il posto a Baffo da Crema.

La nuova Dolly

Temevo che un giorno o l’altro si sarebbe arrivati a questo. A parte il papa e un altro paio di sfigati, tutti hanno partecipato ad almeno un reality nella propria vita, per cui i possibili concorrenti cominciano a scarseggiare. Ed è così che in Inghilterra, dopo la clonazione della pecora Dolly, s’è raggiunto un traguardo terribile e sensazionale per quel che riguarda la biotecnologia: la prima clonazione di un concorrente di un reality. Grazie ad una fedele lettrice che vive in Inghilterra infatti, scopro che Floriana Secondi, colei che come di sicuro saprete scrive le prefazioni ai volumi di Lina Sotis sul galateo moderno, ha il suo clone d’oltremanica. Si chiama Jade Goody ed è anch’essa un prodotto del Grande fratello. (del Big brother 3, per essere proprio precisi). Stessa identica faccia, stessa femminilità, anche lei con una storia familiare complessa e dolorosa alle spalle (il padre di Jade è morto per overdose d’eroina)… ma mi sa che in fatto di finezza e ed effetti speciali, a giudicare dalle immagini e dalle notizie che ho letto sui numerosissimi siti inglesi che si occupano di lei, Jade straccia di parecchio la nostra Floriana. Che le conseguenze della clonazione possano essere rischiose se non addirittura devastanti, era già il dubbio di moltissimi scienziati, ma direi che adesso, grazie al caso Floriana – Jade, esiste la certezza che i cloni possano diventare dei mostri. Pare infatti che Jade si sia già fidanzata con un calciatore, abbia posato per un calendario, sia stata coinvolta in risse con fotografi, si sia rifatta il seno e sia finita sotto i ferri per un numero imprecisato di liposuzioni a pancia e fianchi. Pensare che la pecora Dolly se l’era cavata con un po’ di artrite. Jade Floriana